L'ANALISI
16 Febbraio 2024 - 05:25
SPINO D’ADDA - «Cinquanta giorni per inviare una mail, mi sembrano davvero uno spreco di tempo prezioso». Il sindaco Enzo Galbiati sollecita la Regione a inoltrare al ministero delle Infrastrutture la documentazione relativa al finanziamento del raddoppio del ponte della Paullese sul fiume Adda.
«Ho chiesto ai consiglieri regionali del territorio di fare altrettanto – prosegue Galbiati, che fa anche parte della giunta dell’Area omogenea per la quale segue il comparto infrastrutture –: senza questi documenti che confermano l’intera copertura economica per l’opera, non può partire l’iter per la successiva approvazione in sede ministeriale e del Comitato per la programmazione economica. Di conseguenza la Provincia non potrà avere l’ok per la progettazione esecutiva, propedeutica alla gara d’appalto. Insomma, rischiamo di perdere ancora mesi, dopo che sono già stati accumulati anni di ritardo sull’avvio dei lavori».
A fine 2023 dopo l’ok in sede di consiglio regionale all’emendamento al bilancio preventivo, l’assessore alle Infrastrutture, Claudia Maria Terzi aveva confermato che la Regione metterà a disposizione i nove milioni di euro, indispensabili per far partire i lavori. Il tutto, nell’ambito della riqualificazione complessiva della strada che collega il Cremasco al Lodigiano e al sud-est del Milanese, di cui oggi è in corso il raddoppio del lotto tra la provinciale Cerca e la rotatoria della Teem a Paullo. Le risorse derivano per cinque milioni dal Piano Lombardia e per quattro dall’approvazione della delibera della giunta regionale, che ha recepito l’emendamento al bilancio 2024-2026 approvato dal consiglio.
Il totale dell’opera è di 38 milioni di euro. I lavori per la realizzazione del ponte sono in stallo dal 2021 a causa dell’aumento progressivo e importante dei costi dei materiali. Una previsione di spesa che negli anni scorsi era di 21 milioni di euro. Il nuovo ponte affiancherà l’attuale. L’intervento consiste nella realizzazione di un nuovo ponte con impalcato metallico, affiancato all’esistente, da utilizzare per il transito nel senso di marcia verso Crema. Sul manufatto esistente verranno realizzate le necessarie opere di manutenzione e adeguamento. Inoltre ci sarà il recupero del ponte asburgico a sud, chiuso da decenni, che diventerà pedonale e ciclabile. Potranno transitarsi anche i trattori dei proprietari di terreni sulle due sponde del fiume e i mezzi del parco Adda sud.
Nel frattempo proseguono i lavori sul lato milanese, con il raddoppio del tratto tra Settala e la rotonda di Paullo che dovrebbe essere aperto entro il mese di maggio. Anche qui c’era stato un forte rallentamento per i ritardi nei pagamenti dei fondi da parte del ministero. Insomma, un’opera che seppur andando avanti conosce continui intoppi a tutti discapito delle migliaia di pendolari cremaschi e non che ogni giorno devono fare i conti con code e rallentamenti e sopportano da decenni pesanti disagi che creano difficoltà a chi si reca al lavoro nell’area a est della metropoli e a Milano.
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