L'ANALISI
16 Febbraio 2024 - 05:30
CREMONA - A terra le strisce gialle incorniciano la novità apparsa nei giorni scorsi in piazza Roma e in altri 22 punti della città: le biciclette elettriche e i monopattini della ditta Ridemovi che aspettano di essere noleggiati da cittadini, pendolari e turisti. Il servizio inaugurato mercoledì ha portato in città circa 200 mezzi tra e-bike ed e-scooters per incentivare forme di mobilità sostenibile e facilitare gli spostamenti in città.
E La Provincia ha voluto provare per i suoi lettori il nuovo servizio. All’angolo con via Gramsci, accanto alle rastrelliere per le biciclette, è radunato un capannello di ragazzi che studiano incuriositi i mezzi disponibili, fino a quando uno di loro non scopre, leggendo il regolamento del servizio, che l’accesso è riservato ai soli maggiorenni. Ci siamo avvicinati allora ad uno dei monopattini disponibili e abbiamo scaricato l’applicazione di RideMovi per iniziare subito una prova su strada.
Dopo qualche minuto passato a litigare con il cellulare per ultimare la procedura di registrazione compare la mappa della città dove sono indicate sia le aree di divieto di circolazione che quella del centro città dove bisogna mantenere una velocità ridotta. Viene segnalata anche la posizione dei mezzi nelle vicinanze e il relativo stato di carica del veicolo. Dopo aver scansionato il Qr code stampato sul monopattino prescelto, finalmente il mezzo si anima: con un sonoro ‘bip’ si illumina il piccolo display presente sul manubrio e siamo pronti a partire.
Dopo pochi secondi di incertezza il monopattino prende velocità e si stabilizza su strada, dove scivoliamo agilmente tra le macchine e i pedoni fino a raggiungere l’angolo con via Manzoni. Due piccoli fari sulla ruota posteriore, azionati da relativi pulsanti sul manubrio, permettono anche di segnalare le svolte a sinistra e a destra, come su un vero e proprio scooter. Il sistema di Gps montato sulla flotta di RideMovi rende possibile non soltanto il monitoraggio della posizione dei veicoli disponibili per il noleggio, ma garantisce anche il rispetto delle norme di circolazione, portando il veicolo allo spegnimento quando si entra in una zona vietata, come è successo quando abbiamo provato ad attraversare piazza del Comune.
Clicca qui per vedere le postazioni in città.
Finito il nostro giro di prova siamo tornati nella zona dei giardini pubblici per posteggiare il mezzo e pagare. A differenza di quanto avviene con i servizi di sharing presenti in altre città non è possibile lasciare i veicoli di RideMovi ovunque. E, quindi, per essere ritirati occorre recarsi in una delle zone dedicate. L’applicazione segnala una serie di aree di parcheggio dove è si possono posteggiare monopattini e biciclette e richiede, per terminare il servizio, il caricamento di una fotografia del luogo di consegna: una verifica in tempo reale della posizione permette al sistema di segnalare eventuali infrazioni e addebitare una multa qualora il veicolo venga lasciato in zone vietate, come sui marciapiedi o in mezzo alla strada. Un passaggio in più per garantire il rispetto del Codice della strada oltre che di quello del buon senso che non pesa più di tanto sull’esperienza di micromobilità: il rischio di riprodurre il problema dell’assenza di parcheggi è scongiurato dalla grande diffusione delle aree per la sosta.
Il servizio di sharing sbarcato nella nostra città, a fronte di questa prima prova su strada, risponde bene alle esigenze di una mobilità più sostenibile e ‘agile’ offrendo una valida alternativa alla macchina soprattutto nelle aree del centro. Giovani e lavoratori pendolari sembrano essere il target di riferimento del progetto di micromobilità condivisa, mentre il sistema digitale di registrazione e utilizzo scoraggerà probabilmente i più anziani oltre che tagliare fuori i giovanissimi sotto i 18 anni. Ora si vedrà se i cittadini cremonesi apprezzeranno la novità sfruttando i veicoli in condivisione, nell’ambito di una necessaria ristrutturazione della città in chiave più sostenibile: se è vero che biciclette e monopattini privati sono già diffusissimi non si può dire che non sia altrettanto per le automobili (con 40.000 veicoli per 70.000 abitanti). La condivisione sarà la chiave per un centro città meno trafficato e inquinato?
«Trova, scansiona e parcheggia» è il motto di RideMovi, fornitore del servizio di sharing approdato in città da un paio di giorni. Ma dietro l’immediatezza di questo slogan c’è anche un sistema di regole che può non essere altrettanto chiaro, soprattutto in questi primi giorni, agli utenti del servizio.
In questo senso la polizia locale fornisce alcune utili delucidazioni per i cittadini che volessero sperimentare la novità, relative in particolar modo ai monopattini elettrici ancora non del tutto, o non sempre efficacemente, normati dalle norme del codice della strada. C’è ad esempio il nodo del casco: si sta ancora valutando se renderlo obbligatorio per i maggiorenni e, nel caso dovesse diventarlo, per ragioni igienico-sanitarie, ogni utente dovrà procurarsi il proprio.
C’è poi il discorso infrazioni: l’applicazione non può comminare delle sanzioni, semplicemente è studiata in modo da far rispettare i termini di utilizzo. Se un veicolo viene abbandonato lontano da una delle aree di sosta indicate il contatore dei minuti di utilizzo non si ferma e continua ad addebitare il costo del noleggio fino a che il mezzo non viene posteggiato correttamente. In tal senso RideMovi è stata scelta per i suoi servizi a tutela del decoro cittadino: il personale della ditta si occuperà infatti di recuperare eventuali biciclette e monopattini abbandonati e riposizionarli in maniera equilibrata nei diversi punti di ritiro.
Il servizio di sharing per monopattini ed e-bike è ora una realtà, grazie all’accordo del Comune con l’azienda Ridemovi. Sono 150 i monopattini a disposizione dei cittadini, 50 le e-bike che potranno essere noleggiati, dai solo maggiorenni, tramite l’app di RideMovi, che è possibile scaricare sul proprio cellulare.
Se la sperimentazione funzionerà si potrà arrivare a 300 monopattini e 100 e-bike. Per utilizzare i mezzi è possibile usufruire dei diversi abbonamenti, pensati per le diverse esigenze, elencati in dettaglio sulla app o al prezzo di un euro allo sblocco e di 25 centesimi al minuto, sia per i monopattini che per le e-bike. L’app, grazie al riconoscimento tramite Gps, indica su una mappa sia la posizione dei mezzi disponibili sia le postazioni di prelievo e parcheggio.
In generale è possibile parcheggiare i mezzi solo in corrispondenza delle numerose reggibiciclette già presenti su tutto il territorio cittadino e in 23 nuove postazioni, dedicate solo al prelievo e rilascio dei mezzi in sharing, distribuite in tutti i quartieri. Al termine di ogni noleggio è obbligatorio per l'utente fotografare il mezzo parcheggiato per dimostrare, non solo attraverso riconoscimento della posizione Gps, la correttezza del parcheggio.
Tale procedura è necessaria per garantire e controllare che i mezzi non vengano parcheggiati su marciapiedi o su strada. Sono previste multe o penali per i trasgressori e per gli utenti che reiterano comportamenti scorretti. I mezzi sono controllati da remoto e si spengono automaticamente se entrano in zone individuate come vietate. Grazie a questo servizio viene offerto a residenti, pendolari e turisti una valida modalità alternativa di spostamento rispetto ai mezzi privati.
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