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CREMONA. ASSEMBLEA STRAORDINARIA

Tribunale e grave carenza di personale, avvocati: stato di agitazione

Ampio mandato al presidente Romanelli: «C'è forte preoccupazione. Da lunedì via le figure apicali che non verranno sostituite. Chiederemo un incontro al ministero»

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

14 Febbraio 2024 - 19:59

Tribunale e grave carenza di personale, Avvocatura compatta: stato di agitazione

CREMONA - Quasi 200 avvocati: una settantina quelli presenti nell’aula polifunzionale, gli altri collegati da remoto. Una presenza massiccia, significativa della «forte preoccupazione sulla nota e grave situazione del Tribunale». Dal novembre 2020 manca il dirigente amministrativo; da lunedì prossimo se ne andranno altre figure apicali: direttori e funzionari. Otto persone in tutto. Non arriverà nessuno nei prossimi mesi.

L’Avvocatura è compatta: stato di agitazione. Torna sotto i riflettori il nodo del personale amministrativo, ad oggi irrisolto. Nonostante i ripetuti allarmi-appelli lanciati dal presidente del Tribunale, Anna di Martino, raccolti dai politici nell’incontro di gennaio, che si sono impegnati, ciascuno, a fare la propria parte. E nonostante le note inviate al ministero della Giustizia. La questione è urgente.

Da qui, l’assemblea straordinaria convocata alle 11.30 di oggi dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati che con il presidente, Alessio Romanelli, incassa «un mandato di carattere politico amplissimo per l’adozione di ogni iniziativa utile e opportuna volta a garantire, nell’interesse pubblico, il miglior funzionamento del Tribunale di Cremona», spiega Romanelli, che chiederà un incontro al ministero della Giustizia. Perché a Cremona «la carenza di personale amministrativo rischia di provocare un aumento dei tempi di accesso alla giustizia in ogni settore di attività del Tribunale stesso (civile, penale, volontaria giurisdizione), oltre a comportare già da ora il possibile blocco di ogni attività concernente il settore delle spese di giustizia relativo al patrocinio a spese dello Stato, con grave nocumento del diritto alla tutela giurisdizionale dei cittadini meno abbienti».

Sul rischio blocco dell’Ufficio Spese di Giustizia, il presidente Romanelli precisa che «gli avvocati continueranno sempre e comunque a prestare il loro magistero difensivo a chiunque, ma è chiaro che un ufficio che funzionava benissimo, era quasi un fiore all’occhiello, un unicum in Italia, diventerà un ufficio in cui si accumuleranno vari ritardi».

«Rilevato che appare non procrastinabile l’assunzione di ogni iniziativa utile e opportuna volta a garantire il miglior funzionamento del tribunale», l’assemblea degli avvocati ha assunto la seguente delibera: «Invita il ministero della Giustizia a dar corso senza indugio ad ogni necessario intervento al fine di garantire la presenza di tutte le figure lavorative previste dalla pianta organica del personale del Tribunale di Cremona».

L’altro invito è indirizzato «a tutte le istituzioni locali e a tutti i rappresentanti eletti nel territorio» per «attivarsi in ogni sede e a fare tutto quanto in loro facoltà al fine di risolvere il problema della grave carenza di personale del tribunale di Cremona». Una sorta di aut-aut «considerato il valore assoluto e inderogabile della giustizia nella società civile, diritto costituzionale del cittadino di rango primario e servizio che lo Stato deve sempre garantire a tutti i consociati».

È soddisfatto il presidente Romanelli. Lo è, innanzitutto, per «il numero altissimo» di avvocati all’assemblea straordinaria. «Questo significa che il tema è molto sentito ed è una soddisfazione anche per il Consiglio». Romanelli ha fatto una relazione, «ricostruendo - spiega- tutto quello che è allo stato dell’arte da ottobre scorso ad oggi, dando conto delle varie iniziative del presidente del Tribunale e delle iniziative assunte dal Consiglio dell’Ordine. L’iniziativa principale è stata quella di coinvolgere le istituzioni locali, il Comune di Cremona, il Comune di Crema, i sindaci, i consiglieri regionali e i parlamentari di farsi promotori di questo coinvolgimento, perché è necessario che ci sia, al di là delle divisioni partitiche, una condivisione da parte di tutti i rappresentanti sul tema Tribunale, che poi è il tema giustizia. La giustizia, lo ribadisco, è come il pane per i cittadini, è un diritto essenziale che deve essere garantito sempre».

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