L'ANALISI
14 Febbraio 2024 - 13:10
Il Duomo di Cremona
CREMONA - «In merito alla notizia diffusa dalla stampa locale riguardo a quanto avvenuto la mattina di lunedì 12 febbraio nella Cattedrale di Cremona, si precisa che nell’occasione non è stato bevuto vino consacrato». Con una nota, la Diocesi precisa i fatti accaduti la mattina di lunedì, quando una donna destinataria di un divieto di ritorno nella città di Cremona si è presentata in Duomo durante la messa delle 10, disturbando la funzione. All'arrivo dei carabinieri, la donna si è diretta all'altare, ha preso una delle ampolle e ne ha bevuto il contenuto.
«Una volta che la donna è stata allontanata dai carabinieri – spiega il rettore della Cattedrale di Cremona, mons. Attilio Cibolini – abbiamo potuto constatare che la donna aveva preso l’ampolla dell’acqua e l’aveva bevuta, lasciando intatta l’ampolla del vino posta accanto. Stupisce e rammarica l’enfasi data in alcuni titoli alla falsa notizia che sia stato bevuto vino consacrato: questo non è avvenuto. E non sarebbe potuto accadere visto che eravamo all’inizio della Messa e non era ancora avvenuta la consacrazione. Quindi è stato un increscioso gesto di disturbo della celebrazione in corso, ma non sacrilego».
Nella mattinata del 12 febbraio in Cattedrale, pertanto, non è stato quindi sottratto e bevuto vino consacrato. «Non avrebbe potuto essere presente nelle ampolline - precisa la Diocesi -. Il vino, infatti, viene consacrato insieme all’acqua dal sacerdote durante la liturgia eucaristica nel rito di consacrazione che al momento dell’accaduto non era ancora avvenuto».
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