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PIZZIGHETTONE

Raddoppio ferroviario: «Meno disagi con la linea sopraelevata»

La controproposta dal borgo: «Invece di sovrappassi e sottopassi, meglio un tracciato come la Tav»

Elisa Calamari

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12 Febbraio 2024 - 05:05

Raddoppio ferroviario: «Meno disagi con la linea sopraelevata»

Il render progettuale

PIZZIGHETTONE - Mentre prosegue la raccolta firme con richiesta di rivedere il tracciato (alcune centinaia di cittadini hanno già aderito) sul progetto del raddoppio ferroviario continuano a fioccare osservazioni. Ma anche proposte interessanti. Come quella di un gruppo di residenti, tra cui alcuni tecnici e professionisti, che ipotizza «un viadotto ferroviario sopraelevato, della lunghezza di circa 4 chilometri, per l’attraversamento dell’abitato di Pizzighettone, partendo dal superamento della provinciale 234, poco dopo la stazione di Maleo, fino ad oltrepassare la frazione Roggione».

L’idea, con tanto di render progettuale e mappa del percorso, arriva da Manuela Bonardi, Simone Ferretti, Giuseppe Cavalcanti, Paolo Capelli, Giorgio Ottoboni, Roberto Valdameri, Germana Bertuzzi, Silvia Ariberti, Miriana Ferretti. Che spiegano: «Con l’esperienza fatta per la costruzione della linea alta velocità ci sembra corretto pensare che le problematiche tecniche, per questo tipo di intervento, siano già abbondantemente conosciute e risolte da parte di Rfi e Italferr, alle quali si riconoscono indubbie competenze. Tuttavia, non è certamente possibile pensare di inserire nell’attuale configurazione urbana del paese una serie di brutti piloni e travi. Si propone quindi di utilizzare forme che riprendano la struttura di un acquedotto romano, con forme sinuose dei piloni che, alla loro sommità, vadano a congiungersi con le travi, formando archi aperti, con un tratto lineare per ridurre, per quanto possibile, il numero dei piloni stessi. Questa soluzione offre molteplici vantaggi rispetto a quanto fin qui proposto da Rfi, un eventuale aumento di costi sarebbe comunque di pochi punti percentuali sul totale del costo dell’opera completa, oltre 1,2 miliardi di euro».

I cittadini sottolineano che questa alternativa porterebbe ad un impatto quasi nullo sul piano del consumo di suolo, perché la sopraelevata verrebbe costruita sull’attuale percorso senza occupare altro territorio.

«Gli spazi tra i vari piloni potrebbero essere fruibili come aree verdi o parcheggi in prossimità delle stazioni – spiegano –. L’altezza 6-8 metri dall’attuale livello dei binari porterebbe le travi al di fuori del campo visivo diretto anche degli edifici più alti, in modo particolare si pensi a quelli a ridosso della ferrovia in prossimità della sp 84».

Fra le altre cose viene infine evidenziato che «sotto il profilo ambientale, la permeabilità dell’opera garantirebbe il libero movimento della fauna selvatica diversamente bloccata dall’innalzamento del terrapieno e dalle barriere anti rumori».

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