Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CAPPELLA DE' PICENARDI

Raddoppio: «Bocciata la variante, riaffiancare i binari»

Cesare Soldi, presidente della Libera Agricoltori: «Si riduca l’impatto sulla comunità e sui fondi agricoli»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

24 Gennaio 2024 - 10:35

Raddoppio: «Bocciata la variante, riaffiancare i binari»

Il presidente della Libera Cesare Soldi durante il suo intervento

CAPPELLA DE’ PICENARDI - Se c’è un aspetto emerso con chiarezza cristallina, nel tardo pomeriggio di ieri, dal dibattito pubblico organizzato nel teatro comunale sul progetto di raddoppio ferroviario nel tratto tra Piadena e Cremona, è il ‘no’ unanime del territorio alla variante. Cioè alla previsione, contenuta nello studio di fattibilità, di realizzare il secondo binario non sul sedime già previsto oltre un secolo fa dalle Ferrovie in affiancamento al binario esistente, in parallelo dunque alla via ferrata, ma a oltre 20 metri di distanza, con la creazione di un doppio nuovo binario e l’abbandono successivo di quello attuale. Lo ha ricordato il presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi Cesare Soldi.


Durante il dialogo, moderato da Raoul Saccorotti dopo la presentazione delle previsioni progettuali di massima da parte dei tecnici Rfi e Italferr, Soldi ha parlato della «necessità di ridurre l’impatto, devastante, della variante sui fondi agricoli. Tutta una comunità lo chiede, da Piadena a Cremona», com’è peraltro emerso in un documento che ha riunito sindaci, associazioni agricole, consorzi di bonifica.

«Continueremo a chiederlo – ha proseguito Soldi -. La soluzione c’è: riaffiancare i binari». L’agronomo Giancarlo Balduzzi, incaricato dalla Libera di studiare tutta la questione, ha premesso: «Non siamo quelli del ‘no’, ma le imprese agricole sono aziende vere e proprie, con una lunga storia alle spalle, e la viabilità complementare può portare a «sconfigurazioni» poderali e alla creazione di reliquati. Chi li gestirà? Quali saranno le ripercussioni sulla rete idrica, che è molto complessa?». In sostanza, la richiesta è di procedere come si sta facendo per il tratto tra Bozzolo e Mantova. Cioè con pullman sostitutivi, che, è stato detto, possono essere a volte più efficienti dello stesso collegamento ferroviario.


Forti preoccupazioni sono emerse da parte degli amministratori presenti rispetto ai propri territori, come Raffaele Leni, sindaco di Cappella, Maurizio Morandi, sindaco di Pieve San Giacomo, Luca Bodini, vicesindaco di Vescovato. Ognuno ha illustrato le problematiche aperte per i collegamenti previsti, che dovendo tenere conto del tracciato autostradale sono impattanti. A questo proposito, Saccorotti ha chiarito che le Ferrovie non possono uscire dall’accordo assunto con la Regione, per cui è d’obbligo progettare il raddoppio considerando che in futuro l’autostrada potrebbe essere realizzata.

Tutte le opere di viabilità in sostituzione dei passaggi a livello dovranno essere realizzate prima dei lavori del raddoppio. Dai tecnici delle Ferrovie è stato chiarito che al momento si parla di uno studio di fattibilità e che i margini per le modifiche ci sono. Stefano Pasquali della Libera ha evidenziato la situazione assai complessa di Torre, dove l’impatto sarebbe veramente pesante, anche per la previsione di più cavalcaferrovia curvilinei che si spera possano avere invece un andamento rettilineo.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400