L'ANALISI
10 Febbraio 2024 - 08:48
Il cartello con la concessione e Giuseppe Arcadipane che mostra il suo permesso per parcheggiare
CREMONA - Una macchina parcheggiata a cavallo dei due posti per disabili di via Panfilo Nuvolone: una situazione che si ripete da tempo e della quale fanno le spese il signor Giuseppe e la compagna Mariateresa, residenti storici e ora assegnatari di uno dei due posteggi. «Così non può andare avanti – si sfoga sconsolato il signor Arcadipane –. Viviamo nel quartiere da trent’anni, la mia compagna è invalida al 100% e ha bisogno di aiuto per spostarsi in carrozzina o con il girello. E io sono costretto a cercare parcheggio fin dall’altra parte del quartiere perché non uno, ma due posti per disabili sotto casa sono sistematicamente occupati. E uno dei due è riservato alla mia auto».
Ai margini del quartiere Cambonino, via Panfilo Nuvolone è incorniciata dalle torreggianti palazzine Aler. Ai piedi di una di queste, dove Giuseppe Arcadipane vive al sesto piano con la compagna, Mariateresa Carotti, le strisce gialle delimitano due posti auto per disabili e un cartello ben visibile esibisce il codice associato alla loro auto.
«Episodi come questo mi lasciano profondamente amareggiato, mi chiedo: ‘non c’è un po’ di rispetto per chi vive la nostra situazione?’ Mi pare proprio che la risposta sia un sonoro no. Sono mesi che mi ritrovo qualche auto che occupa il posto che ci è stato assegnato, ad un certo punto ho chiamato anche le forze dell’ordine: prima la polizia e poi i carabinieri mi hanno risposto che mi dovevo rivolgere ai vigili urbani.
E così ho fatto però quando sono venuti a verificare la situazione non hanno fatto nulla, non è stato chiamato il carro-attrezzi e non è stata nemmeno fatta una multa. Mi hanno semplicemente detto che la segnaletica poteva essere poco chiara e andava rinnovata, ma con le strisce per terra e il cartello mi chiedo cosa possa non essere chiaro».
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