Addio al pittore delle fragilità: aveva 83 anni

TORRE DE' PICENARDI - La comunità torrigiana è in lutto per la scomparsa di Angelo Bertolini, 83 anni, notissimo pittore residente a Pozzo Baronzio. Un artista profondamente legato alla sua comunità di origine ma sempre aperto a esplorare nuovi orizzonti, dimostrando una continua ricerca di espressione e un profondo impegno nel riflettere sulla condizione umana attraverso l’arte.

Nato nel 1940 a Pozzo Baronzio, Bertolini si è distinto nel panorama artistico italiano per la sua continua sperimentazione e la profonda riflessione sui temi dell’esistenza umana. Attraverso la sua lunga carriera, Bertolini ha esplorato diverse tecniche artistiche, passando dall'uso dell’olio ai bozzetti e alle composizioni con strati diversi di carta. La sua arte si caratterizza per la scelta di figure e personaggi intensi, a volte inquietanti, che riflettono temi profondi come il dolore, la malattia e la morte.

Nel 2017 a Villa Sommi Picenardi, a cura del Comune e della Pro loco, venne allestita l’apprezzata mostra ‘Oblio della memoria’. La curatrice Tiziana Cordani rimarcò come «questa di Angelo è una mostra che parla della vita narrando della morte, una mostra che ti costringe a misurarti con la tua umanità, a confrontarti con quelle domande scomode da cui si cerca di fuggire». Sempre, però, offrendo un motivo di speranza.

Il sindaco Mario Bazzani esprime il cordoglio della comunità: «È con commozione che ci troviamo a dover dire addio ad un illustre figlio di questa terra. Bertolini era un artista di straordinario talento, la cui opera ha saputo interpretare e raccontare la ricchezza e la complessità della nostra identità collettiva. Attraverso i suoi dipinti, ha esplorato temi universali, rivelando la profondità dell'animo umano».

Bertolini lascia la moglie Laura. I funerali si terranno lunedì alle 14.15 nella chiesa di Pozzo Baronzio.

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