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Sottopasso, in fondo al tunnel la luce che supera la ferrovia

Sopralluogo al cantiere tra le vie Stazione e Gaeta: «A luglio conclusione, a settembre l’apertura»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

09 Febbraio 2024 - 11:38

Sottopasso, in fondo al tunnel la luce che supera la ferrovia

CREMA - È proprio il caso di dirlo: la luce in fondo al tunnel. A luglio lavori finiti, a oltre tre anni e mezzo dal via. E a settembre le prime auto transiteranno nel sottopasso che, oltrepassando la ferrovia, collegherà via Gaeta con via Stazione. Sarà la fine delle code all’odiato passaggio a livello del viale di Santa Maria, destinato a essere chiuso. Un sollievo per decine di migliaia di cremaschi e non solo. Mercoledì pomeriggio, il sopralluogo degli amministratori comunali, insieme ai tecnici di Rete ferroviaria italiana, ha dato il responso definitivo.

Le date sono state ufficialmente annunciate dalla società capofila del polo infrastrutture del gruppo FS italiane. Al sopralluogo, il sindaco Fabio Bergamaschi, la vice Cinzia Fontana, l’assessore ai Lavori pubblici Gianluca Giossi e l’ingegner Paolo Vailati, dirigente dei servizi tecnici del Comune. «Confermiamo che le opere — sono le parole dei responsabili di Rfi — verranno concluse secondo il cronoprogramma: fine lavori a luglio e attivazione a settembre».

Soddisfatto il sindaco: «Il cantiere del sottopasso è entrato in fase avanzata e procede in modo spedito — ha commentato —: terremo costantemente monitorati gli ulteriori avanzamenti, perché ogni cremasco, dopo cinquant’anni, aspetta questo risultato. Si tratta di una festa fin troppo a lungo rimandata, che oggi è davvero più vicina. Migliaia di cremaschi risparmieranno tempo». 


Il sottopasso veicolare è di fatto la principale opera del maxi progetto Crema 2020. L’accordo tra il Comune e Rfi era stato approvato in giunta il 23 giugno 2016 e prevedeva la riqualificazione e lo sviluppo dell’intero ambito della stazione ferroviaria e l’interscambio modale. «Durante la visita al cantiere — conclude Bergamaschi — abbiamo avuto modo di vedere impegnate le due squadre di operai, che si alternano sul maxi cantiere, lavorando sei giorni su sette. Un’esperienza affascinante, perché ci permette di osservare la città trasformarsi in tempo reale. E con la riqualificazione ormai pressoché terminata della stazione ferroviaria, lo scenario di profonda rigenerazione appare con tutta la sua forza».

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