L'ANALISI
02 Febbraio 2024 - 19:15
Nel render come dovrebbe apparire la sommità della centrale
CROTTA/CASTELNUOVO - Edison ci riprova: il 24 gennaio è stato protocollato agli uffici del ministero dell’Ambiente il progetto per una nuova centrale idroelettrica sul fiume Adda in località Budriesse, al confine fra Lodigiano e Cremonese, nei pressi della foce in Po e dunque non distante neppure dal confine piacentino. Al contempo è iniziata la consultazione pubblica nell’ambito della Valutazione d’impatto ambientale (Via). La proposta era già stata archiviata fra il 2017 e il 2018 dallo stesso ministero; riformulata e ripresentata una seconda volta negli anni seguenti, era stata bocciata anche da Regione Lombardia nel 2021, proprio nel corso della procedura di Via. Ora il terzo tentativo.
«Il progetto in esame riguarda l’utilizzazione idroelettrica delle portate del fiume Adda – si legge sulla corposa relazione progettuale – poco a monte della sua confluenza nel fiume Po, dove funge da confine tra le province di Lodi in sponda idrografica destra e Cremona in sponda sinistra. L’area interessata è situata sulla sponda destra, nel comune di Castelnuovo Bocca d’Adda, immediatamente a valle dello scarico del collettore Adda-Maccastorna. Le opere in alveo saranno realizzate su aree demaniali, mentre le opere (vie d’acqua e centrale), nell’area golenale in destra idrografica, interessano aree per cui saranno definiti accordi bonari di acquisizione con i proprietari».
L’obiettivo è l’utilizzo della risorsa di energia rinnovabile costituita dai deflussi del fiume in corrispondenza di un salto di fondo, non distante da altri impianti idroelettrici: quelli di Isola Serafini (sul vicino fiume Po) e quelli di Pizzighettone e Maleo. La produzione media annua stimata è pari a 31.927 MWh. Oltre ai lavori di sbarramento, che genererà a monte un invaso superiore a un milione di metri cubi, l’edificio centrale avrà una dimensione di circa 800 metri quadrati e sarà totalmente interrato. Ospiterà tre gruppi generatori, con potenza massima di 6,8 megawatt.
L’energia sarà immessa in rete tramite una linea elettrica interrata di collegamento, lunga circa due chilometri. Il tutto nell’area del Parco Adda Sud, con possibili interferenze con le zone zcs ‘Spiaggioni di Po Spinadesco’ e ‘Morta di Pizzighettone’. C’è tempo fino al 23 febbraio per presentare osservazioni sul progetto – appunto molto contestato in passato – che interessa un’ampia fetta di territorio rivierasco con occupazione di aree, in particolare, a Castelnuovo, Maccastorna e Crotta d’Adda. Come compensazione, è prevista la creazione di un’area didattica e fruitiva per laboratori a cielo aperto e costruzione di opere temporanee di landArt.
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