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Treno per Milano in ritardo «per nebbia», viaggiatori increduli

I pendolari del diretto 10606 hanno commentato l'avviso di Trenord: «Siamo davvero oltre l'immaginabile»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

02 Febbraio 2024 - 08:43

Treno per Milano in ritardo «per nebbia», viaggiatori increduli

CREMA - «C’è nebbia lungo i binari». Così Trenord ha motivato il ritardo di stamattina del diretto 10606 delle 7,20 da Crema per Milano. Un deficit orario di una manciata di minuti, niente di straordinario per le decine di pendolari coinvolti, loro malgrado abtuati a disagi ben peggiori. A stupire un po’ tutti è stata però proprio la causa. Nella comunicazione diffusa sui propri canali online, la società ha infatti spiegato: «La presenza di nebbia riduce la visibilità lungo la linea, per garantire il viaggio in sicurezza il treno 10606 procede a velocità ridotta con un ritardo stimato in 12 minuti». Diversi viaggiatori hanno commentato definendo «incredibile» quanto stava accadendo.

Chiaro riferimento al fatto che la nebbia non è certo una novità sulla tratta cremasca e in generale nella pianura lombarda, specie in questa stagione. Insomma, tutti i treni in servizio o quasi, dovrebbero dunque essere in ritardo a causa di continui rallentamenti dovuti alla scarsa visibilità. Da Trenord hanno ulteriormente precisato il motivo del deficit orario, provocato anche all’incrocio obbligatorio del diretto con un treno che viaggiava nella direzione opposta. Essendo la linea a binario unico, il convoglio ha dovuto per forza fermarsi più a lungo in una delle stazioni, nella fattispecie quella di Casalbuttano, perdendo dunque qualche minuto.

L'avviso di Trenord

A quanto è emerso, la scelta di procedere poi a scartamento ridotto per qualche chilometro è stata una decisione del personale di bordo. Non così hanno fatto i colleghi degli altri convogli in servizio. Iil dibattito aperto. C’è chi sostiene che anche con la nebbia i punti di riferimento siano tali da consentire in piena sicurezza al macchinista di procedere con la normale andatura anche in caso di visibilità ridotta: l’esempio è la velocità stessa del convoglio. Se mantiene quella standard e si controlla l’orologio, il personale sa perfettamente quando è in procinto di entrare in stazione e dunque deve rallentare.

C’è chi invece preferisce ridurre comunque l’andatura. Certo la motivazione della velocità contenuta del viaggio di oggi non è tra le più comuni, proprio per questo molti utenti sono rimasti sorpresi, per non dire che si sono spazientiti. Giocano un ruolo in questo stato d’animo carico di sconforto da parte dei viaggiatori i continui ritardi che caratterizzano il servizio, per non dire poi dei casi in cui i convogli vengono cancellati o soppressi a metà percorso.

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