Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA

Laser nell'occhio all'autista del bus, non c'è pace sulla linea L

Il racconto del conducente, finito con la retina irritata e 5 giorni di prognosi per mano di alcuni ragazzini. Purtroppo non è un caso isolato

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

02 Febbraio 2024 - 05:25

Laser nell'occhio all'autista del bus, non c'è pace sulla linea L

CREMONA - Al «primo giro», il laser è stato puntato contro l’autobus. Al secondo, uno dei ragazzini lo ha puntato all’occhio del conducente: retina irritata, 5 giorni di prognosi. Non c’è pace per gli autisti della linea L. Storia di mercoledì dopo le 19, quando la guardia giurata aveva appena staccato il turno. La fermata è quella del quartiere Cambonino, sempre lo stesso dove da temp, gli autisti sono in balìa di bande di giovanissimi. «Dopo le 7 di sera sono arrivato al capolinea - racconta il conducente —. C’erano i soliti ragazzini di 12, 13, 4 anni». Uno di loro si è avvicinato. «Mi ha puntato il laser all’occhio sinistro. Ho cominciato a non vedere bene, avevo dei lampi».

L’autista ha proseguito verso la stazione, ha tirato il freno a mano e ha chiamato un collega per farsi sostituire. Da lì si è recato al Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore. Vi è arrivato alle 19.45, è rincasato alle 2.20 di notte. Ieri mattina, l’autista è tornato in ospedale: vista nel reparto di Oculistica. «Mi hanno guardato la retina, per fortuna non è compromessa, ma solo irritata. Prognosi di cinque giorni». E lunedì prossimo, un’altra visita all’Inail.


Non è un caso isolato. Ottobre scorso. Alla società Arriva si segnalano «gli ennesimi fatti incresciosi successi nella giornata di venerdì 6 ottobre. Nel bis della corsa in partenza dalla stazione alle ore 14.10 direzione Cambonino, gli ‘utenti’ hanno ripetutamente (ben 5 volte) azionato l’emergenza, mettendo a repentaglio la sicurezza degli stessi e di altri presenti sull’autobus». In quella stessa giornata, «alle ore 20, al capolinea del Cambonino alcuni ragazzi si sono messi davanti al bus per non farlo partire e pretendendo, altresì, di farsi portare in stazione. Al rifiuto dell’autista, hanno iniziato a picchiare con i pugni verso il finestrino e sul cristallo anteriore». L’autista riesce a ripartire non senza difficoltà. Il giorno successivo «invece hanno divelto e staccato una delle nuove obliteratrici. Questi fatti non sono più tollerabili dagli autisti che denunciano un disagio crescente verso questa linea che provoca solo problemi».


Dicembre scorso. Altra segnalazione alla società. «Un assalto» per dirla con l’autista. «Il 20 dicembre, durante l’orario di lavoro sulla linea L, arrivato al rione Cambonino, verso le 18 circa, mentre aprivo le porte per far salire e scendere i passeggeri, 4 individui sconosciuti assaltavano il pullman , buttandomi addosso 2 bicchieri di coca cola con non so quale altra sostanza dentro e 4 petardi sempre dentro il pullman, causando caos e spavento tra i passeggeri, alcuni dei quali di piccola età che piangevano». Con tempestività l’autista chiude le porte e chiama i soccorsi, «mentre, per fortuna invano, gli aggressori cercavano di aprire le porte a calci e pugni. Vedendo che non riuscivano nel loro intento, , scappavano prima dell’arrivo delle forze dell’ordine». Al Cambonino arrivano ambulanza e pattuglia dei carabinieri. Gennaio 2024: vandali distruggono il vetro della porta di un autobus.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • fatacco_cr

    02 Febbraio 2024 - 19:33

    Vorrei sapere che gusto provano a fare queste azioni? Ma i genitori dove sono e come li educano? Lo avessimo fatto noi della generazione con i capelli bianchi i nostri genitori ci avrebbero massacrato; invece oggi dicono "ma il mio bambino non fa queste cose vi siete sbagliati"

    Report

    Rispondi

  • 04973

    02 Febbraio 2024 - 08:42

    Si possono dare sonori ceffoni a questi imbecilli?

    Report

    Rispondi