L'ANALISI
31 Gennaio 2024 - 12:37
CASTELVETRO - Il tratto di fiume Po della Bassa Piacentina ha restituito un altro reperto preistorico: dopo Paus e Acamar, crani di uomini vissuti millenni fa, in alveo è recentemente spuntato anche il teschio di un cervo megacero. A trovarlo, non distante dalla località Maginot al confine fra Castelvetro e Monticelli, sono stati due pescatori dello Spinning club di Piacenza: Simone Agostino e Stefano Pochintesta. Erano appunto impegnati in una battuta di pesca, quando hanno visto affiorare qualcosa di strano. Intuita la portata di quella scoperta sullo spiaggione, hanno contattato l’amico Giovanni Caprioli che si è a sua volta rivolto al Museo geologico di Castell’Arquato. Il cervo megacero, così, è arrivato nelle mani del direttore del museo piacentino, Carlo Francou.
Proprio quest’ultimo spiega: «Intanto è importante e fa piacere che ci sia stata la sensibilità di contattare il museo. Naturalmente abbiamo subito informato la Soprintendenza, perché non bisogna dimenticare che si tratta di materiale dello Stato, e avviato l’iter di accertamenti. Il cranio di cervo è arrivato per forza di cose fradicio, quindi serve un periodo di asciugatura. Poi sarà trattato e leggermente consolidato, anche se devo dire che si trova in buone condizioni. Seguirà lo studio in collaborazione con l’Università di Milano, che permetterà di risalire anche alla data precisa. L’ipotesi attuale è che risalga a circa 180mila-200mila anni fa. Nei mesi scorsi, sempre nel Po ma all’altezza di Calendasco, era stata trovata una mandibola di cervo preistorico».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris