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PROBLEMA NAZIONALE

Medicinali irreperibili: «Enzimi pancreatici ormai centellinati»

Galli (Federfarma): «Scarseggiano anche anti-Parkinson e soluzione fisiologica». Difficoltà in tutta la provincia. L'Asst rassicura

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

31 Gennaio 2024 - 05:30

Medicinali irreperibili: «Enzimi pancreatici ormai centellinati»

CREMONA - Ieri mattina alla farmacia di Rosanna Galli, presidente provinciale di Federfarma, qualche scatola è arrivata. Ma, precisa, dopo giorni e giorni di telefonate e richieste accorate: gli enzimi pancreatici, ovvero il farmaco Creon, sono quasi introvabili anche a Cremona. E non è l’unico medicinale che viene attualmente distribuito (e di conseguenza venduto) in maniera contingentata. La stessa difficoltà, ad esempio, sarebbe stata registrata per alcuni farmaci legati alla cura del Parkinson.

rossana

Rossana Galli


«Riguardo il Creon il problema è nazionale, di conseguenza lo abbiamo rilevato da qualche settimana anche nella nostra provincia - spiega Galli - e purtroppo, in base a quanto ci è stato riferito, presumo per una difficoltà nel reperire materie prime, tale situazione si protrarrà per tutto il 2024 e anche nel 2025. Non ci aspettiamo un cambio di rotta rapido, insomma. Diverse farmacie cremonesi hanno esaurito le scorte, così abbiamo cercato di fare rete confrontandoci fra di noi. Infatti la disponibilità dipende anche dalle richieste dei pazienti, che da alcune parti sono maggiori rispetto ad altre. Io, così come presumo i colleghi, ho dovuto fare numerose telefonate, a 13 magazzini, per reperire qualche scorta. Il consiglio che posso dare a chi ha necessità di questo farmaco - sottolinea Galli - è dunque di non aspettare l’ultimo momento per richiederlo o prenotarlo. Ma, allo stesso tempo, invito a non accaparrarsi scatole più del dovuto: è importante che resti a disposizione di tutti coloro che ne hanno l’esigenza».

Galli allarga il discorso ad altri medicinali che sono attualmente centellinati: «Di recente abbiamo registrato lo stesso problema con un farmaco anti-Parkinson e poi con la soluzione fisiologica. Quest’ultima può sembrare una cosa banale, eppure sono finite le scorte. Anche in questo caso, quindi, invito a non abusarne: è fondamentale per certe somministrazioni come le flebo, mentre per l’aerosol possono esserci alternative». Galli rimarca la necessità di una «appropriatezza della cura», dunque invita a non assumere i ‘farmaci introvabili’ se non strettamente necessario. Tornando al Creon, ad esempio, va riservato ai casi di insufficienza pancreatica.

Se stando a quanto riferito da Galli nelle farmacie cremonesi il problema è stato effettivamente rilevato, fortunatamente dalla farmacia dell’ospedale Maggiore di Cremona arrivano invece rassicurazioni. Asst fa sapere che attualmente, seppure ridotte rispetto al passato, le scorte bastano per coprire le esigenze dei pazienti in cura. A rassicurare è stato di recente anche Gabriele Capurso, vicedirettore del Centro per la ricerca e cura sulle malattie del pancreas del San Raffaele di Milano e segretario generale dello European Pancreatic club: «Ciò che mi sento di dire ai pazienti è niente panico, perché il prodotto è carente, ma non è fuori produzione. Il problema della carenza è reale. Ricevo quotidianamente molte email dei miei pazienti che hanno difficoltà a reperire i farmaci».

Poi il consiglio in caso di mancato approvvigionamento: «Meglio assumere per un periodo un dosaggio leggermente ridotto che sospenderlo del tutto, dal momento che senza questa terapia non si assorbono nutrienti fondamentali». E infine: «Vista l’entità della carenza, sarebbe opportuna un’azione coordinata a livello nazionale».

FEDEZ: «SCORTE FINITE DA UN MESE»

fedez

Il primo a lanciare l’allarme su questa carenza di farmaci, in particolare quelli per il pancreas (enzimi pancreatici), è stato, nei giorni scorsi, il cantante Fedez. Tramite Instagram, il cantante milanese ha postato alcune storie in cui spiega la situazione. «Sto ricevendo tante email su un problema che ho riscontrato anche io. Le persone come me hanno bisogno di prendere gli enzimi pancreatici per poter mangiare e assimilare il cibo». A quanto pare, però, questi enzimi al momento sono difficilmente reperibili. «L’azienda che li produce - continua Fedez - sembrerebbe essere una sola. Gli enzimi non si trovano in farmacia ormai da un mesetto. Io stesso ne avevo una scorta e ora non so come trovarli».

Di lì a poco dopo il rapper è tornato a scrivere su Instagram facendo capire che la situazione potrebbe essere più grave e più complessa rispetto a quanto delineato nelle ore precedenti.

«Pare che al Nord Italia il farmaco non ci sia più. Mandateci le segnalazioni che cercheremo di contattare l’Aifa», ha spiegato Fedez che poco dopo ha pubblicato un altro messaggio: «Mi dicono che anche le persone affette da fibrosi prendono lo stesso farmaco. Non vorrei farla più grande di quello che è ma sarebbe opportuno verificare».

AIFA E MINISTERO SEGUONO IL CASO

Sul caso denunciato anche da Fedez sono prontamente intervenuti Aifa e Ministero della salute: «In relazione alla carenza di enzimi pancreatici, si precisa che la questione riguarda, nello specifico, il farmaco Creon. Si tratta di una situazione nota e indipendente dalle attività regolatorie di Aifa, che ha già da tempo fornito ai pazienti e agli operatori sanitari adeguate informazioni anche di carattere operativo». Ad oggi l’unica azienda produttrice (Viatris Italia Srl) «ha comunicato l’impossibilità di soddisfare la domanda per eccesso di richiesta, tuttavia, come per altro già comunicato da Aifa attraverso le procedure ordinariamente utilizzate in caso di carenza di farmaci, l’Agenzia consente alle strutture sanitarie l’importazione per analogo farmaco autorizzato all’estero, nel caso in cui le strutture stesse dovessero riscontrare discontinuità nella fornitura, a livello delle reti distributive cui hanno accesso». Inoltre, le farmacie che non dovessero reperire il prodotto negli usuali canali distributivi possono effettuare un ordine diretto al titolare tramite l’apposito servizio di Customer Service.

Il Ministero della Salute, guidato da Orazio Schillaci, ha fatto a sua volta sapere che «segue la questione, così come tutte quella afferenti a fattispecie di carenza di farmaci, con grande attenzione e pone in essere tutte le attività di competenza finalizzate a garantire la continuità terapeutica dei pazienti».
In una precedente nota Aifa aveva anticipato che «a causa di problemi produttivi» gli enzimi sono distribuiti «in maniera contingentata» e che «tale situazione si protrarrà presumibilmente fino al 31 dicembre 2025».

CREMA IN AFFANNO: «TROPPE CONSEGNE CON IL CONTAGOCCE»

di Stefano Sagrestano

La situazione è complicata anche a Crema e nel Cremasco, per quanto riguarda la reperibilità di alcuni farmaci salva vita. «Oltre a quelli segnalati da Federfarma, ci sono problemi anche a trovare quelli per il diabete», sottolinea Erica Denti, che dirige la farmacia di XX Settembre, nel cuore del centro storico di Crema. «Per quanto di nostra competenza – prosegue – cerchiamo di fare il possibile per andare incontro alle necessità della clientela, ma non è affatto facile. Inoltriamo richieste alle aziende più volte al giorno, ma sovente passano anche due settimane prima che arrivi il prodotto. Addirittura ci sono realtà che hanno attivato un numero dedicato, a testimonianza di come il problema sia diffuso a livello nazionale. A peggiorare le cose c’è il fatto che tratta di farmaci che non hanno equivalenti, dunque dello stesso brand, e nemmeno generici. Le stesse difficoltà ci sono tra quelli gestiti direttamente dall’Ats, ovvero che noi non possiamo tenere per i quali ci limitiamo solo a fare da tramite. Quando le persone si presentano con la ricetta possono avere solo quel determinato farmaco. In caso non sia disponibile, se vuole ricorrere a un equivalente deve pagare di tasca sua. Il che può voler dire centinaia di euro».

Alla farmacia Granata di via Matteotti, confermano le difficoltà. «Le consegne vengono centellinate – commenta Carlo Granata –: ne riceviamo pochi, rispetto alla domanda, che in determinati casi ha registrato un forte aumento. A dicembre, ad esempio, in corrispondenza del picco influenzale, scarseggiavano anche gli antibiotici per bambini. Facciamo il possibile per assicurare le forniture a chi ha terapie in corso».

In ospedale, dalla farmacia del Maggiore, diretta da Manuela Savoldelli, confermano la carenza di enzimi pancreatici, farmaci anti Parkinson e soluzioni fisiologiche. Non risultano invece problemi per gli antibiotici per i più piccoli. Sulle cause i farmacisti concordano. C’è un problema legato alle materie prime, le aziende produttrici lamentano anche carenze in merito ai principi attivi e addirittura alla fornitura dei semplici blister. «Non dimentichiamo – aggiunge Denti – le scelte aziendali. Ad esempio, il fatto che privilegino rifornire Paesi europei dove il loro farmaco costa di più e dunque hanno maggiori ricavi».

Insomma, il contesto internazionale non aiuta. I cremaschi, specialmente coloro che hanno patologie croniche che necessitano di farmaci essenziali, sono angosciati. Gli enzimi pancreatici, ad esempio, sono fondamentali per la corretta digestione degli alimenti e l’assorbimento dei nutrienti. La carenza di questi enzimi può causare problemi digestivi per i pazienti affetti da malattie pancreatiche, come la fibrosi cistica e la pancreatite cronica. Ciò comporta sintomi quali malassorbimento, malnutrizione e perdita di peso. Pazienti che dipendono da questi farmaci per condurre una vita sana e normale si trovano ora ad affrontare una reale minaccia alla loro qualità di vita. La progressiva mancanza di farmaci antiparkinsoniani sta creando una situazione critica per le persone affette da malattie neurodegenerative, com’è appunto il morbo di Parkinson. Questi farmaci sono fondamentali per il controllo dei sintomi motori e per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Se non si prendono con regolarità le condizioni peggiorano. Viene limitata la mobilità e aumenta il carico emotivo per le famiglie. Per questo è essenziale adottare misure urgenti per garantire una fornitura stabile e costante di antiparkinsoniani, prevenendo una crisi sanitaria per questa vulnerabile popolazione. Infine, le soluzioni fisiologiche che sono un componente vitale in una vasta gamma di procedure mediche, dalla chirurgia alle cure di base. La loro carenza mette a rischio la sicurezza dei pazienti e limita la capacità degli operatori sanitari di fornire cure efficaci. Interventi chirurgici, trattamenti di emergenza e cure quotidiane potrebbero subire rallentamenti. Questa situazione potrebbe causare una pressione insostenibile sul sistema sanitario. Servono azioni immediate per garantire una fornitura costante di questi prodotti indispensabili.

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