L'ANALISI
19 Gennaio 2024 - 18:03
CREMONA - Oggi pomeriggio il sindaco Gianluca Galimberti, accompagnato dall’assessore al Verde Luca Zanacchi, da Riccardo Zelioli, responsabile del Servizio Progettazione Verde e dall’agronomo del Consorzio forestale padano Gabriele Panena, si sono incontrati al Cambonino con i rappresentanti della Vanoli Basket, di SPI Prefabbricati di Cremona e componenti del Comitato del Quartiere 4 guidati dal presidente Antonio Croci, per effettuare un sopralluogo al Bosco dei Nuovi nati.
Il nuovo bosco si affaccia sul viale Cambonino e occupa l’area verde compresa tra il Pala Cambonino e il campo da calcio dell’associazione sportiva Torrazzo. L’area, di circa 6mila metri quadrati, da qualche giorno ospita un importante numero di piante che, secondo un progetto agronomico sviluppato dal Consorzio Forestale, è destinata a diventare un importante polmone verde per la città. Il Bosco dei Nuovi nati ospita circa 800 essenze di cui il 70% arboree e il 30% arbustive. Sono 173 quelle donate da Vanoli Basket e dal partner SPI Prefabbricati attraverso il progetto Vanoli Green Lab.
«Questo Bosco dei Nuovi nati rientra tra le azioni dell’amministrazione che in questa stagione silvana prevede la messa a dimora di circa 2.500 nuove essenze in aree boschive urbane. I boschi urbani hanno l’importante finalità di costruire nel tempo un sistema verde funzionale all’abbattimento delle emissioni di Co2 e all’assorbimento delle polveri sottili. Le aree interessate da questi interventi sono, oltre a quella del quartiere Cambonino, al quartiere Villetta e al quartiere San Felice - hanno detto gli amministratori -. Ringraziamo la Vanoli Basket e SPI per aver contribuito a questo importante intervento con l’auspicio che altre realtà seguano il loro esempio».
Il nuovo bosco, collocato in un popoloso quartiere, vicino a vie di transito molto trafficate come la Castelleonese, avrà una ricaduta positiva per la qualità dell’aria e costituirà un importante elemento naturalistico e ambientale in quanto potrà ospitare flora e microfauna. Il Bosco dei Nuovi nati, come tutti i boschi urbani, non sarà un parco o un giardino, ma un’area boschiva. Per questo motivo sarà soggetto a manutenzioni differenti rispetto alle aree preposte allo svago e al tempo libero. Infatti in questo bosco saranno effettuati sfalci in numero minore (solitamente quattro all’anno) rispetto ai parchi attrezzati e ai giardini, questo per mantenere il terreno più umido e consentire lo sviluppo delle essenze erbacee spontanee. Il nuovo bosco, dotato di impianto di irrigazione a goccia che serve tutte le essenze arboree, solo in futuro vedrà l’intervento dell’uomo, con manutenzioni come le potature, in quanto nei primi anni il bosco dovrà sviluppare un suo equilibrio e una sua naturalità.
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