L'ANALISI
19 Gennaio 2024 - 05:25
Alessandro Zanisi e via Genala
SORESINA - «Piazza e vie del centro nell’Area 30? Sì, confermo, è una possibilità in fase di analisi da parte dell’amministrazione». Così Alessandro Zanisi, assessore alla Viabilità di Soresina, commenta l’analisi fatta nei giorni scorsi dalla Polizia locale e dal commissario Giovanni Tirelli che aveva sottolineato come, da un punto di vista tecnico, sarebbe stato d’accordo con l’introduzione del nuovo limite dei 30 km/h per le auto che circolano nel cuore della Città del Genala. Ma di cosa si tratta? Innanzitutto, per inquadrare la questione, è necessario conoscere due antefatti. Il primo è che piazza Garibaldi, il cuore pulsante di Soresina, è attualmente un cantiere aperto e la sua riqualificazione, costata quasi un milione di euro, porterà a un nuovo design, più ‘a misura d’uomo’.
Ci saranno meno parcheggi per le auto, a fronte di una più ampia area dedicata ai pedoni, più verde, più panchine e quindi un accesso più facilitato alle attività commerciali, i bar e i negozi. Il secondo ‘precedente’ riguarda le due strade principali dei dintorni: via Genala e via Barbò. Direttrici nevralgiche del centro storico e tra i punti di passaggio più importanti e frequentati della città, hanno appena riaperto dopo i lavori. Però sono cambiate le regole. Per la Genala, nel tratto compreso tra l’intersezione con le Bartoli e Monti e per la Barbò all’incrocio Cavour-Mazzini, e dall’altra parte con la Genala, è infatti stato già istituito il limite dei 30 all’ora in auto.
Ufficialmente si tratta di una decisione derivante dalla necessità di consentire agli operai, che stanno posizionando la nuova segnaletica verticale e disegnando quella orizzontale, di lavorare senza intoppi o rischi. Ma, come ha precisato il comandante della municipale soresinese, c’è anche dell’altro. Si tratterebbe, per opportunità di tempi, anche di un banco di prova per vedere come e quanto i residenti siano in grado di abituarsi a questa nuova modalità di guida. Lo step successivo sarebbe, una volta che l’amministrazione avrà concluso l’iter che prevede studi, valutazioni di merito e soprattutto quando tutti i cantieri saranno chiusi, l’introduzione ufficiale della cosiddetta ‘Area 30’ a titolo permanente. Già deciso? No.
In programma? Sì. «Si tratta dell’azione, a mio avviso, più percorribile. D’altronde il senso della riqualificazione della piazza e più in generale del centro è proprio quello di rendere questi spazi più vivibili per i soresinesi, o meglio ancora dar loro nuova vita. In questo senso l’istituzione di un nuovo limite va nella doppia direzione ricercata, vale a dire garantire al contempo una maggior fruibilità e una maggiore sicurezza». L’Area 30 o Zona 30 non è una novità assoluta. In questi giorni è appena stata introdotta a Bologna. Milano ne ha diverse da anni. L’argomento è da sempre divisivo e, generalmente, vede da una parte i residenti schierati a favore e dall’altra turisti e pendolari che tendono a non apprezzare particolarmente la misura.
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