L'ANALISI
17 Gennaio 2024 - 16:52
Monica Guasti e il tribunale di Cremona
CREMONA - Non appropriazione indebita come aveva sostenuto il pm, ma insolvenza fraudolenta. Monica Guasti, ex titolare dell’agenzia di viaggi Le Sartoriali di corso Mazzini, inaugurata il 14 gennaio del 2017, chiusa a maggio del 2018, oggi è stata condannata a 1 anno di reclusione, a 500 euro di multa. E a risarcire con 18mila euro i figli del professor Roberto Esposito, medico, luminare di Milano (nel frattempo deceduto) che ad agosto del 2017 con la moglie (anche lei intanto scomparsa) fece un viaggio in Papua Nuova Guinea, pagando due volte la seconda parte del pacchetto.
Il giudice ha subordinato il beneficio della sospensione condizionale della pena alla condizione che la Guasti risarcisca i figli dei coniugi Esposito, «gli unici eredi rimasti», parti civili con l’avvocato Attilio Raco di Milano. Il pm onorario, Silvia Manfredi, aveva già chiesto di condannare per appropriazione indebita Guasti a 1 anno di reclusione e a 750 euro di multa. La motivazione sarà depositata tra 60 giorni.
Difesa dall’avvocato Sonia Masserdotti di Brescia, l’ex titolare dell’agenzia di viaggio non ha mai presenziato al processo.
Oceania, agosto 2017. Mentre il professor Esposito con la moglie e gli amici si stava godendo il viaggio in Papua Nuova Guinea, a Cremona, negli uffici delle Sartoriali si tamponò una falla. Al tour operator non risultavano, infatti, pagati i servizi della seconda parte dell’intero pacchetto.
Nell’arringa, l’avvocato Racco ha ricordato alcune delle testimonianze rese al processo dagli ex dipendenti delle Sartoriali, dove gli ordini venivano sempre impartiti sia dalla Guasti sia dall’ex amministratrice delegata, le sole con poteri di firma.
Una dipendente ha raccontato di aver ricevuto dalla Guasti l’ordine di chiedere al professor Esposito ulteriori acconti, «destinati non al viaggio, ma ad altre esigenze delle Sartoriali che in quel momento versava in una situazione economica di crisi», ha detto l’avvocato di parte civile.
Un’altra testimone aveva confermato che prima della partenza, il professor Esposito «aveva saldato integralmente il viaggio in Papua Nuova Guinea e si è trovato a versare ancora una quota di 16mila euro». «Mi sono rivolta alla Guasti, la titolare — aveva spiegato la teste —. Ci siamo messe a cercare la pratica, ho chiamato il signor Esposito per farmi aiutare a ricostruire il viaggio e, alla fine, siamo riusciti a riemettere i biglietti aerei e a pagare la prima parte del viaggio».
Andava però saldata la seconda parte del pacchetto. Esposito, moglie e amici partirono. «La Guasti e il tour operator si erano accordati che per il saldo a rimanenza sarebbe stata data una cambiale in garanzia e che sarebbero stati fatti tre bonifici in tre tranche per complessivi 17.829 euro».
La dipendente andò in tabaccheria a comprare la cambiale. «Non ne vedevo una dai tempi della scuola. Poi, però, l’incontro tra la Guasti e il tour operator saltò e al cliente hanno chiesto di strisciare la carta. Quello, per noi, era un periodo di poca liquidità».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris