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Caso Sartoriali, il pm chiede 1 anno e 750 euro di multa a Monica Guasti

L’ex titolare dell’agenzia di viaggi è accusata di essersi indebitamente appropriata di 16.221,89 euro, somma due volte versata dal professor Roberto Esposito, intanto deceduto, per un viaggio in Papua Nuova Guinea

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

15 Novembre 2023 - 18:01

Caso Sartoriali, il pm chiede 1 anno e 750 euro di multa a Monica Guasti

Monica Guasti e il tribunale di Cremona

CREMONA - Il pm onorario, Silvia Manfredi, oggi ha chiesto di condannare a 1 anno di reclusione e a 750 euro di multa Monica Guasti, l’ex titolare dell’agenzia di viaggi Le Sartoriali, in corso Mazzini, accusata di essersi indebitamente appropriata di 16.221,89 euro, somma due volte versata dal professor Roberto Esposito, medico, luminare di Milano (intanto deceduto) in occasione del viaggio in Papua Nuova Guinea con la moglie (ex pediatra) e un gruppo di amici, programmato per il mese di agosto del 2017.


Nell’informare il giudice che, nel frattempo, è scomparsa anche la moglie del professor Esposito, l’avvocato di parte civile, Attilio Racco, ha chiesto di condannare Guasti a risarcire con 18 mila euro i due figli della coppia, «gli unici eredi rimasti. E «considerata la gravità della condotta», nel caso di una eventuale condanna con i benefici di legge, che la sospensione della pena sia concessa» a patto che la Guasti «rifonda le parti civili almeno con una provvisionale». L’avvocato della difesa, Sonia Masserdotti, nell’evidenziare la mancanza di dolo, ha chiesto di assolvere l’imputata. Il giudice emetterà la sentenza il 17 gennaio prossimo.

Il pm onorario Silvia Manfredi


Oceania, agosto 2017. Mentre il professor Esposito con la moglie e gli amici si stava godendo il viaggio in Nuova papua Guinea, a Cremona, negli uffici delle Sartoriali si tamponò una falla. Al tour operator non risultavano, infatti, pagati i servizi della seconda parte dell’intero pacchetto. L’avvocato di parte civile ha ricordato alcune delle testimonianze rese al processo dagli ex dipendenti delle Sartoriali, dove gli ordini venivano sempre impartiti sia dalla Guasti sia dall’ex amministratrice delegata, le sole con poteri di firma. Una dipendente ha raccontato di aver ricevuto dalla Guasti l’ordine di chiedere al professor Esposito ulteriori acconti, «destinati non al viaggio, ma ad altre esigenze delle Sartoriali che in quel momento versava in una situazione economica di crisi», ha detto l’avvocato di parte civile.

Un’altra testimone aveva confermato che prima della partenza, il professor Esposito «aveva saldato integralmente il viaggio in Papua Nuova Guinea e si è trovato a versare ancora una quota di 16mila euro». «Mi sono rivolta alla Guasti, la titolare — aveva spiegato la teste —. Ci siamo messe a cercare la pratica, ho chiamato il signor Esposito per farmi aiutare a ricostruire il viaggio e, alla fine, siamo riusciti a riemettere i biglietti aerei e a pagare la prima parte del viaggio». Andava però saldata la seconda parte del pacchetto. Esposito, moglie e amici partirono.

«La Guasti e il tour operator si erano accordati che per il saldo a rimanenza sarebbe stata data una cambiale in garanzia e che sarebbero stati fatti tre bonifici in tre tranches per complessivi 17.829 euro». La dipendente andò in tabaccheria a comprare la cambiale. «Non ne vedevo una dai tempi della scuola. Poi, però, l’incontro tra la Guasti e il tour operator saltò e al cliente hanno chiesto di strisciare la carta. Quello, per noi, era un periodo di poca liquidità».

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