L'ANALISI
15 Gennaio 2024 - 08:52
CREMONA - Il primo intervento sulle statue a cui ne seguirà un altro, la sistemazione delle aiuole anti-siccità, la nuova protezione sistemata intorno alla fontana delle Naiadi e, in prospettiva, la sostituzione delle panchine e la messa in sicurezza delle Montagnole, transennate dal 2018. Prosegue l’abbellimento dei Giardini di piazza Roma, biglietto da visita per i turisti e polmone verde per i residenti.
«Abbiamo messo in sicurezza la vasca della fontana — spiega l’assessore al Verde e ai Quartieri, Luca Zanacchi — con una cancellata in modo da evitare che vi possano cadere i bambini o gli animali». Ninfe dell’acqua, le Naiadi però sono ‘a secco’ perché la fontana di cui il gruppo realizzato dall’artista cremonese Giovanni Seleroni è l’ornamento, è chiusa da anni e la vasca, trasformata dall’inciviltà di qualcuno in una discarica di rifiuti, era stata interrata. Ora la vasca è stata liberata, è il progetto è di far zampillare nuovamente i getti d’acqua. «Ma — spiega Zanacchi — gli uffici mi riferiscono di un parere della Soprintendenza che ai tempi del primo restyling, primi anni Duemila, segnalò il rischio che l’acqua dei getti potesse compromettere il basamento della scultura. Vale la pena quindi di fare approfondimenti».
Dall’assessore poi arriva un appello: «La speranza è che i fruitori di piazza Roma non considerino le aiuole appena messe a nuovo come toilette per cani. Nei giorni scorsi proprio in mezzo agli operai che erano al lavoro, infatti, una signora ha fatto fare al suo cane i bisogni al suo amico a quattro zampe e poi se n’è andata, serenamente, senza raccogliere. Mi appello al senso civico dei frequentatori, altrimenti ogni miglioria risulterà inutile. La settimana prossima, comunque, daremo una riunione per definire i prossimi step».
Fra questi c’è l’installazione di nuove panchine: «A giorni lo studio cui è stato affidata la progettazione (la Srl Metro Q Engineering di Cicognolo, ndr) ci farà avere il preventivo per la messa in sicurezza delle Montagnole. In base a questo — prosegue Zanacchi — sapremo quali risorse sono disposizione per gli altri arredi». E l’assessore al Turismo Barbara Manfradini spiega che «l’intervento sui monumenti non è concluso». Si tratta di un lavoro da 22mila euro. All’opera c’è lo Studio Restauro di Beni Culturali di Paolo Mariani di Crema. «È stato eseguito il primo trattamento per la conservazione delle opere, ma poi sarà terminato il lavoro di ripulitura. Ora con l’arrivo del freddo è stato necessario uno stop in attesa del clima più mite». Da eliminare sostanze organiche, funghi e licheni, ma anche agenti inquinanti.
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