L'ANALISI
15 Gennaio 2024 - 05:10
PANDINO - Ancora studenti pandinesi lasciati a piedi al momento di rientrare da scuola, al termine delle lezioni negli istituti superiori di Crema: il pullman atteso non è passato. È accaduto sabato il problema, già evidenziato a dicembre dall’assessore comunale ai Trasporti Francesco Vanazzi, si è verificato per otto allievi, che hanno dovuto organizzarsi, chiamando i genitori per poter tornare in paese. Lo stesso esponente della giunta di Piergiacomo Bonaventi , ora, punta il dito sulla società di trasporto pubblico più utilizzata dai ragazzi pandinesi. Sottolineando come «un abbonamento annuo studenti Pandino-Crema costi 622 euro. E troppi cittadini si lamentino di problemi».
Vanazzi ha già avuto ripetuti confronti con i responsabili della società, ma finora i risultati non si vedono. «Nonostante i contatti, è come rimbalzate contro un muro di gomma», si sfoga.
Poco più di un mese fa, l’assessore si era già fatto interprete delle proteste delle famiglie e del disagio degli studenti pandinesi, soprattutto degli iscritti ai licei dell’istituto Racchetti-Da Vinci e dell’agrario Stanga.
I disagi si sono verificati dopo le modifiche ad alcune corse, utilizzate dai ragazzi a fine lezione per il rientro a casa, novità introdotte dalla società di autolinee nell’ultima settimana di novembre. «Con i cambiamenti, il rientro richiede un’ora, invece dei 40-45 minuti precedenti. E molti genitori si sono lamentati», aveva ricordato Vanazzi. I bus interessati dalle modifiche sono quelli della linea K520 che collega Pandino con Crema e viceversa.
La corsa delle 13.15 dalla stazione ferroviaria, per via Borgo Roldi, è stata spostata in partenza da via del Macello. Posticipata alle 13.20 quella delle 13.15 che, sempre dallo scalo ferroviario, riporta a casa gli studenti di Pandino e Spino. In questo caso, il pullman non transita più dall’istituto Sraffa.
Per il sabato, è in via del Macello il capolinea della corsa delle 13.15 per Pandino. In aggiunta, il bus non passa dal piazzale dello Sraffa. Più volte l’assessore Vanazzi ha ricordato gli sforzi fatti dall’amministrazione di via Castello per migliorare, per quanto di competenza, la fruibilità del trasporto pubblico. Ad esempio l’installazione di pensiline, panchine e rastrelliere all’altezza delle fermate, in cambio di un miglioramento del servizio. Ha anche sostenuto che dall’altra parte, la società non abbia fatto eguali sforzi nella stessa direzione, con l’aggiunta di una serie di corse che saltano.
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