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Rampi, professore youtuber: la fisica in pillole vola in rete

Il docente dell’Anguissola ha un canale video. In tre anni oltre 3,2 milioni di contatti e più di 26mila iscritti

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

11 Gennaio 2024 - 05:25

Rampi, professore youtuber: la fisica in pillole vola in rete

Elia Rampi

CREMONA - Pillole di fisica, lezioni dai cinque ai dieci minuti per spiegare, sulla rete, che cosa sia una leva, un urto o il teorema di Gauss. Sono questi alcuni degli argomenti che Elia Rampi, docente all’Anguissola, affronta con piglio sicuro, linguaggio chiaro e senza fronzoli sul canale YouTube, FisicaFast. Nell’aula magna del liceo Anguissola, computer davanti, sguardo vispo, sorriso accogliente, il professor Rampi spiega: «Al di là delle definizioni, youtuber, divulgatore, sono semplicemente un docente che ha deciso di mettere alcune lezioni di fisica, in pillole, in rete, nulla di più».

Eppure da tre anni a questa parte FisicaFast ha totalizzato 3 milioni e 200mila visualizzazioni, con una media di un milione all’anno, e può vantare 26.500 iscritti.

Minimizza, il professore, ma il sorriso tradisce una legittima soddisfazione. «Tutto è nato da un suggerimento offerto dai miei studenti del liceo Vida, dove ho iniziato a insegnare — racconta —. Sono stati i ragazzi a suggerirmi di mettere in rete le mie spiegazioni, ovviamente non un’ora di lezione, ma qualcosa di più concentrato e veloce che non superasse i dieci minuti. Così ho cominciato a lavorarci. Poi è scoppiata la pandemia e insegnare a distanza è diventata una necessità. L’idea è pian piano maturata e ha preso forma. Ho imparato a montare i video, mi sono imposto di essere conciso e chiaro, ma al tempo stesso, fin dall’inizio, non ho voluto trasformarmi in un personaggio, non mi interessava fare l’imbonitore. Il mio unico obiettivo è stato quello di spiegare che cosa siano la fisica, le sue regole e meccanismi. Ho poi sottoposto ai miei studenti i primi video. L’esito è stato più che positivo, sono stato promosso. Ho trovato un modo per trasmettere la mia passione per la fisica, una materia oggettivamente ostica».

Ed è proprio il termine passione che Rampi sottolinea con forza quale motore principale della sua attività di docente in cattedra e dietro la microcamera: «Se non ci fosse la passione anche cinque minuti di spiegazione sul piano inclinato sarebbero mortali. Certo, la relazione in classe è altra cosa, ma pubblicando FisicaFast mi sono reso conto di essere utile, oltre che avere prova diretta dell’abitudine dei ragazzi di cercare sulla rete spiegazioni ad argomenti non compresi in classe. Ben venga YouTube se è uno strumento per aiutare gli apprendimenti e non solo per svagarsi e distrarsi».

Ad un certo punto FisicaFast ha rischiato di diventare un lavoro parallelo a quello del professore: «Lo è diventato, poi mi sono dovuto ridimensionare, ho due figli piccoli e sono stati loro a darmi la misura delle cose e a contingentare il mio tempo».

Comunque sia FisicaFast è diventato per molti uno strumento utile per conoscere o ripassare le nozioni di fisica: «Le impennate di visualizzazioni sono ovviamente nei momenti topici delle verifiche di fine quadrimestre per gli studenti delle superiori. Ma FisicaFast ha molti utenti anche fra gli universitari, che possono ritrovare in maniera sintetica concetti affrontati in aula e, molto spesso, presupposti imprescindibili per affrontare le prove d’esame. Tutti i contenuti sono gratuiti e non si vogliono sostituire alle lezioni o ai libri di fisica; sono semplicemente uno strumento in più per capire una disciplina che chiede di guardare al mondo con le regole e lo stile della scienza».

E in questa difficoltà di leggere la realtà attraverso gli occhiali della scienza, il professor Rampi vede la diffidenza e la reticenza di tanti nei confronti della sua disciplina: «La fisica non è matematica, le formule e i simboli delle varie espressioni hanno una stretta connessione con il mondo in cui viviamo. Se passa questo, la fisica diventa, non dico facile, ma più accessibile. Ecco, nei miei video cerco di far passare questa consapevolezza, la stessa convinzione che porto in classe quando insegno ai miei ragazzi. Un argomento trattato in un video spesso ha bisogno di una o due ore di lezione in aula. Se con i miei video posso facilitare l’approccio alla scienza ho raggiunto il mio obiettivo».

La passione non annulla l’impegno e il professore non nasconde che FisicaFast abbia richiesto non poche energie: «Al di là dell’ideazione dei video, della racconta dei materiali e della realizzazione delle singole clip, a un certo punto mi sono ritrovato a dover rispondere ai miei iscritti che mi chiedevano consigli, materiali in più, approfondimenti — confessa —. L’interazione c’era eccome, ed è stata la prova provata della necessità di trovare un canale per rendere chiara la fisica con un approccio didattico e non di carattere spettacolare o di intrattenimento».

Ora l’esperienza del prof youtuber ha trovato uno sbocco professionale e Rampi confessa: «FisicaFast è un po’ fermo, perché dopo aver visto i miei video, mi ha contattato Zanichelli, con cui sto collaborando. La richiesta è quella di proporre aspetti teorici e risoluzioni di problemi specifici che gli studenti possano vedere e rivedere. In questo caso mi ritrovo a spiegare i concetti e poi a eseguire sotto l’occhio della telecamera esercizi specifici. Il tutto viene realizzato e montato attraverso un format che rende i contributi individuabili secondo lo stile Zanichelli. È una bella esperienza quella che sto facendo, nata per caso e dalla semplice voglia di contribuire alla conoscenza della fisica e alla passione che ho per la materia che insegno». 

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