L'ANALISI
ALLERTA HACKER
09 Gennaio 2024 - 14:19
ANNICCO - Dopo Soresina e Orzinuovi, l’ignobile truffa informatica del “neonato morto” prende di mira anche Annicco. La scelta di una realtà relativamente piccola, specialmente considerando che il crimine informatico si estende su scala nazionale, parrebbe confermare che il Cremonese sia attualmente preso di mira dagli hacker.
Il contesto: il metodo subdolo utilizzato dai truffatori consiste nel creare ad hoc un post sui social che ha sia l’aspetto che la forma di un vero e proprio articolo di giornale. La notizia, da far accapponare la pelle, è sempre la stessa e cambia solo il paese a cui è (falsamente) riferita.
Nella preview si legge: “Neonato rinvenuto senza vita in un cassonetto per abiti usati; le forze dell’ordine…” e, come detto, l’indicazione della cittadina. Stavolta è toccato ad Annicco. La tecnica del “clickbait”, con l’interruzione delle informazioni nel titolo, porta l’ignaro internauta a cliccare, ancor prima di verificare la fonte e l’indirizzo da cui proviene la notizia inventata. E i suoi dati vengono poi sottratti.
Lapidario il sindaco annicchese Maurizio Fornasari: “Non c’è limite al peggio. Provo disgusto. A gente del genere, mi fosse affidata una riforma della giustizia, darei il carcere a vita”
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