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ALLERTA HACKER

Truffa del neonato morto, il sindaco: “Provo disgusto. A gente del genere darei il carcere a vita"

Dopo i casi di Soresina e Orzinuovi, l’ignobile inganno informatico prende di mira anche Annicco

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

09 Gennaio 2024 - 14:19

Truffa del neonato morto, il sindaco: “Provo disgusto. A gente del genere dare il carcere a vita"

ANNICCO - Dopo Soresina e Orzinuovi, l’ignobile truffa informatica del “neonato morto” prende di mira anche Annicco. La scelta di una realtà relativamente piccola, specialmente considerando che il crimine informatico si estende su scala nazionale, parrebbe confermare che il Cremonese sia attualmente preso di mira dagli hacker.

Il contesto: il metodo subdolo utilizzato dai truffatori consiste nel creare ad hoc un post sui social che ha sia l’aspetto che la forma di un vero e proprio articolo di giornale. La notizia, da far accapponare la pelle, è sempre la stessa e cambia solo il paese a cui è (falsamente) riferita.

Nella preview si legge: “Neonato rinvenuto senza vita in un cassonetto per abiti usati; le forze dell’ordine…” e, come detto, l’indicazione della cittadina. Stavolta è toccato ad Annicco. La tecnica del “clickbait”, con l’interruzione delle informazioni nel titolo, porta l’ignaro internauta a cliccare, ancor prima di verificare la fonte e l’indirizzo da cui proviene la notizia inventata. E i suoi dati vengono poi sottratti.

Lapidario il sindaco annicchese Maurizio Fornasari: “Non c’è limite al peggio. Provo disgusto. A gente del genere, mi fosse affidata una riforma della giustizia, darei il carcere a vita”

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Commenti all'articolo

  • presario

    10 Gennaio 2024 - 10:04

    E' il lato oscuro della democrazia purtroppo. D'altra parte se perfino in parlamento raccontano bugie colossali certificate del voto di numerosi "peones" i cittadini si adeguano facilmente al peggio.

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