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SORESINA/ORZINUOVI

La 'truffa del neonato morto' arriva sul territorio, decine di segnalazioni

Lo spregevole trucco prevede la creazione di un falso post dall'aspetto di un vero articolo di giornale che sfrutta la formula del 'clickbait' per nascondere virus. L’Arma sta facendo le dovute verifiche

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

05 Gennaio 2024 - 12:33

La 'truffa del neonato morto' arriva sul territorio, decine di segnalazioni

Le due finte notizie quasi identiche

SORESINA/ORZINUOVI - Una truffa in cui già centinaia di utenti dalle due città sono incappati e non hanno esitato a definire, comprensibilmente, “spregevole”. Si tratta della macabra “truffa del neonato morto” e, nel nostro territorio, è stata per ora segnalata a Soresina e Orzinuovi. Fortunatamente nessuno, per ora, vi sarebbe cascato. L’Arma ne è informata e sta facendo le dovute verifiche.


Ma di cosa si tratta? Il metodo subdolo utilizzato dai criminali informatici consiste nel creare ad hoc un post sui social che ha sia l’aspetto che la forma di un vero e proprio articolo di giornale. La notizia, da far accapponare la pelle, è sempre la stessa e cambia solo il paese a cui è (falsamente) riferita. Nella preview si legge: “Neonato rinvenuto senza vita in un contenitore per vestiti di seconda mano; la poli…” e, come detto, l’indicazione della cittadina. Nel nostro caso Soresina e Orzinuovi.


Il trucco si avvale di un metodo particolarmente infido e ben rodato, quello del “clickbait”, in questa situazione portato all’estremo. Il fatto stesso che il titolo non finisca, pur lasciando intendere che si parli di “polizia” e di presunte indagini, porta l’ignaro internauta a cliccare, ancor prima di verificare la fonte e l’indirizzo da cui proviene la notizia inventata.


Secondo quanto riferito da chi ha incautamente cliccato sul link, nella pagina successiva verrebbe chiesto al navigatore del web di inserire i propri dati, in modo tale da accedere gratuitamente alla lettura. Inutile dire che, una volta fatto, si finirebbe nelle mani dei malintenzionati, ormai in possesso di informazioni preziose. Le forze dell’ordine invitano a diffidare di questi post truffaldini e a segnalare prontamente eventuali truffe subite. Al momento non sono state formalizzate denunce.

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