L'ANALISI
07 Gennaio 2024 - 16:50
Il sindaco Maurizio Moranzi, a fianco i carotaggi in previsione del raddoppio ferroviario
PIEVE SAN GIACOMO - Una bretella stradale parallela alla strada provinciale 33, la realizzazione di una rotonda all’intersezione tra la sp33 e via Borghisani, un sottopasso ciclopedonale per Gazzo, un sottopasso veicolare per mezzi leggeri e una valutazione su un passaggio a livello privato. In estrema sintesi sono queste le richieste di opere compensative che il sindaco Maurizio Morandi ha esposto nell’ambito del ‘Dibattito Pubblico’ sul progetto di fattibilità tecnica ed economica del raddoppio ferroviario Codogno-Piadena. Morandi parla della frammentazione fisica del territorio, attraversato dalla ferrovia Cremona — Mantova e dalla strada provinciale 27 Postumia e delimitato a Est dalla sp 33, e descrive l’articolazione del paese, che ha una zona industriale con la presenza della importante ditta Auricchio.
Entrando nello specifico, il sindaco chiede che «dalla rotonda già inserita nel vigente Pgt, quale già opera compensativa del progetto di realizzazione dell’autostrada Cremona — Mantova, prevista sull’intersezione della sp 33 e la strada comunale via Borghisani, venga fatta partire una bretella stradale a doppio senso di marcia che costeggia la sp 33 e che arrivi al sottopasso esistente provinciale. A tale proposito, visti i tempi non certi della realizzazione dell’infrastruttura autostradale, si richiede che oltre alla realizzazione della bretella parallela alla sp 33 venga realizzata anche tale rotonda, considerato che lo spazio utile per la carreggiata da realizzare proprio sotto il cavalcavia permetterebbe la realizzazione di una sola carreggiata. Si propone che il sottopasso venga regolato da un semaforo per l’istituzione del senso unico alternato. Tale bretella servirà il traffico pesante della ditta Auricchio, e gli autobus sostitutivi delle F.S., sgravando il traffico dalla via Borghisani e da viale Matteotti, che oltretutto recentemente è stato oggetto di una importante opera di riqualificazione al fine di poterlo mettere in sicurezza da un punto di vista della viabilità sostenibile e realizzando una pista ciclopedonale».
In secondo luogo per Morandi «dovrà essere realizzato un sottopasso ciclopedonale che colleghi la frazione di Gazzo, che dopo la chiusura del passaggio a livello risulterà totalmente isolata dal rimanente territorio di Pieve San Giacomo, collegandolo con la pista ciclopedonale di nuova realizzazione da poco eseguita sul viale Matteotti, che verrà poi collegata con quella oggetto di progettazione tra i vari comuni limitrofi».
Per mantenere Gazzo collegata con il restante centro edificato, anche da un punto di vista viabilistico, il sindaco chiede inoltre «la realizzazione di un sottopasso veicolare solo per mezzi leggeri che colleghi via Orlandelli con viale Matteotti». Morandi segnala che il Comune è proprietario di un’area interclusa tra la ferrovia e il cavalcavia che «potrebbe essere messa a disposizione per la realizzazione delle opere compensative descritte». Sul territorio «è presente un ulteriore passaggio a livello privato a servizio dei proprietari dei fondi agricoli a ridosso della linea ferroviaria esistente che dovrà essere oggetto di specifiche valutazioni».
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