L'ANALISI
06 Gennaio 2024 - 05:10
CREMONA - Il caro assicurazioni presenta il conto anche a Cremona. Secondo i dati forniti nelle scorse ore dall’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, la città di Cremona, con 347 euro, si colloca al 75º posto in Italia per importo medio annuale della polizza Rc Auto auto, facendo peraltro registrare un incremento delle tariffe pari al 6,10%.
Sempre secondo il report diffuso dall’Ivass, nel mese di novembre 2023, il prezzo medio dell’Rc Auto è stato pari a 390,93 euro, in aumento del 7,8% su base annua.
«Rialzo astronomico, abnorme e ingiustificato. Per trovare un prezzo maggiore bisogna risalire al novembre del 2019, quando era pari a 402,74. Allarma, poi, l’impennata del rincaro, che in appena un mese sale di quasi 3 euro, 2,68 euro e che se restasse uguale nei prossimi 12 mesi implicherebbe un incremento su base annua ancora maggiore, dell'8,23%, pari a 32 euro e 16 centesimi. Insomma, le compagnie hanno deciso di fare cassa e rimpinguare i loro lauti profitti a scapito degli automobilisti», afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori (Unc), che ha a sua volta diffuso una nota con tutti gli importi città per città. «Anche sul fronte del differenziale tra città virtuose come Aosta e Napoli si registra un netto peggioramento, salito a 248 euro, che arriva però a 285 euro (284,84) rispetto alla città più virtuosa, che è diventata Enna e non più Aosta», conclude Dona.
La città più cara in Italia è Napoli, dove il premio medio della Rc Auto si assesta a 559,99 euro (+5,4%). Seguono Prato, Caserta, Pistoia, Firenze, Massa Carrara, Lucca, Pisa, Genova e Roma. Il dato più virtuoso è a Enna, 275,147 euro. L’incremento maggiore su base annua si è verificato a Imperia, +12%, seguita da Vercelli, Lodi e Terni con un rincaro dell'11%. Quelle con gli importi medi meno cari sono Verbano-Cusio-Ossola, Agrigento, Campobasso, Gorizia, Biella, Aosta, Pordenone, Potenza, Oristano ed Enna.
A fronte di questa ondata di rincari, fioccano le richieste di interventi.
Assoutenti chiama in causa la stessa Ivass che «dovrebbe intervenire per bloccare pratiche scorrette e tutelare gli assicurati», sottolineando al contempo la necessità di «una radicale riforma che introduca maggiore concorrenza e maggiori tutele per gli assicurati».
Secondo il Codacons, invece, è necessaria l’azione del Governo «per limitare lo strapotere delle imprese assicuratrici e frenare l’escalation delle tariffe nel comparto, soprattutto in considerazione del fatto che i cittadini hanno l'obbligo di assicurare la propria autovettura». Al contrario, è la conclusione del Codacons, «le imprese assicuratrici non devono sottostare ad alcun limite tariffario».
Secondo quanto consigliato dall’Ivass, prima di stipulare una polizza Rc Auto, è opportuno confrontare le offerte delle diverse imprese di assicurazione. Oltre al preventivo che si può ottenere dal sito di ciascuna impresa ci sono a disposizione strumenti di comparazione online, come il Preventivatore pubblico o i siti privati di comparazione.
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