L'ANALISI
05 Gennaio 2024 - 10:14
CREMONA - I sogni sono desideri e i desideri possono avverarsi. Il sogno di una scuola al passo con i tempi, inclusiva, digitale e performante promette di essere realtà grazie al Pnrr Next Generation: una pioggia di 12 milioni che hanno trovato collocazione, progetti di spesa nelle scuole di ogni ordine e grado. Così il 2024 sembra essere l’anno di svolta e della realizzazione di quanto sognato.
C’è chi non nasconde un po’ di preoccupazione, i tempi sono stretti e nuovi fondi sono in arrivo. Lo stanziamento della prima tranche del Pnrr ha riguardato le strumentazioni, oltre la dispersione scolastica, quello che si sta perfezionando riguarderà la formazione digitale e plurilinguistica dei docenti, la promozione delle discipline stem, ovvero l’attenzione alle scienze volta a coprire il divario di genere.
«Stanno arrivando gli arredi per le nuove aule e per completare i laboratori. Abbiamo usato questi giorni di vacanza per cominciare a costruire quello che sarà un Torriani nuovo — afferma la preside Simona Piperno —. Ora la scommessa è quella legata alla formazione. I fondi Classroom e Labs hanno dato risorse per le strumentazioni. L’impegno ora è quello di colmare lo scarto tecnologico che esiste all’interno del mondo della scuola, formare il personale docente e non docente favorendo la transizione digitale. Solo così si può veramente realizzare una scuola al passo con i tempi. Le premesse ci sono, ma bisogna correre. Forse un po’ troppo».
Nicoletta Ferrari, preside dell’Einaudi, ma anche in reggenza al liceo Manin, spiega come le due scuole cambieranno, proprio grazie al Pnrr: «Sia all’Einaudi sia al Manin stiamo lavorando per dare sostanza alla transizione digitale che vuol dire agire sulla formazione dei docenti e del personale amministrativo. Accadrà un po’ quanto accade in tutte le scuole, i bandi richiedevano quello: immaginare un adeguamento non solo strutturale, ma anche umano per una scuola che sappia stare al passo con i tempi. Altro grande capitolo è quello della formazione multilinguistica e delle certificazioni delle competenze, un fiore all’occhiello per il Manin, ma che è destinato ad essere un prerequisito importante per chi fa e vive la scuola. I tanti progetti Erasmus attivati chiedono ai docenti e agli studenti una mobilità educativa e formativa che non può prescindere dalla conoscenza delle lingue».
C’è poi un altro aspetto che caratterizza la progettualità dell’anno appena iniziato: «Forte sarà inoltre l’impegno alla promozione delle discipline scientifiche per fare in modo che le iscrizioni alle facoltà scientifiche possano essere in linea con quanto accade nel resto d’Europa — continua Ferrari —. Su questo il Pnrr ci chiede di lavorare con corsi di preparazione ai test d’ingresso delle università, ma anche promuovere le discipline scientifiche presso le studentesse, per limitare il divario fra maschi e femmine».
«I tempi stringono — spiega a sua volta il preside Daniele Pitturelli, titolare allo Stradivari e in reggenza all’Anguissola —. Il bando per le discipline stem scadrà l’8 febbraio, quello per i fondi legati alla transizione digitale il 29. Bisogna correre, le idee ci sono e la volontà di lavorare sulla formazione pure, sia in ambito scientifico per valorizzare le competenze tecniche e matematiche che dal punto di vista digitale. Bisogna correre».
Gloria Grazioli, vicepreside del Ghisleri, retto da Simona Piperno, spiega: «Nel corso dell’anno allestiremo 17 spazi innovativi per approcci didattici nuovi: debate, coperative learning, gamification e story tellling, di cui tre aule tematiche per matematica, italiano e lingue straniere. Verranno allestiti tre laboratori, uno per i geometri con sistema Gnss per le pratiche di aggiornamento catastale e laser scanner per rilievi di interni, altri due per i ragionieri in cui praticare il pensiero computazionale, il digital marketing e impratichirsi con l’Intelligenza Artificiale. A questo si affiancano i laboratori di fisica, chimica e informatica che riguardano i progetti legati alla valorizzazione delle Stem».
Nelle scuole primarie e medie, l’attenzione alle discipline scientifiche, alla digitalizzazione e alle competenze linguistiche sono prioritarie: «Ma nell’ottica di una scuola sempre più inclusiva abbiamo attivato sui plessi di Sant’Ambrogio e Boschetto che hanno in continuità infanzia e primaria uno speciale progetto legato alle problematiche della dislessia — afferma Maria Giovanna Manzia del comprensivo Cremona 1 —. A questo si aggiunge l’impegno del circolo legato all’innovazione digitale nella didattica, insieme a quello per la formazione linguistica e Stem».
Daniela Marzani, preside del comprensivo Cremona 2, non nasconde le criticità di un’opportunità importante: «È in gioco il futuro della scuola, ma mi sembra che si sia costretti a fare tutto in affanno. I percorsi formativi dovranno concludersi entro il maggio 2025 che sembra molto in là, ma la formazione del personale ha i suoi tempi e le sue esigenze che si devono intrecciare con le attività ordinarie delle scuole che si ritrovano a far fronte a una serie di variabili legate al personale, variabili non indifferenti. Non vorrei che si rischiasse di sprecare per la fretta un’opportunità unica».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris