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LA FAME DI CASE NEL CREMASCO

Nasce l’Agenzia dell’abitare: alloggi popolari, ora in rete

Coordinerà a livello distrettuale gli interventi dei singoli Comuni, ma tratterà anche con gli inquilini

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

03 Gennaio 2024 - 05:05

Nasce l’Agenzia dell’abitare: alloggi popolari, ora in rete

Uno scorcio delle case dell’Aler in piazzale Di Rauso a Crema

CREMA - Nasce l’Agenzia dell’abitare e coinvolge la totalità dei comuni del distretto cremasco, per far fronte all’emergenza case popolari, che da anni affligge il territorio. Gli ultimi dati, racchiusi nel piano dell’offerta dei servizi abitativi dell’ambito territoriale, confermano del resto come, anche nel 2023, l’estrema carenza di alloggi da affittare a famiglie a basso reddito: a fronte di oltre 300 richieste, che puntualmente ad ogni bando vengono presentate, negli ultimi dodici mesi è stato possibile assegnarne 35 in totale, 20 di proprietà dell’Aler. E il resto in capo ai Comuni e sei — in particolare — in città.

Qualcosa in più è prevista per quest’anno, con 42 appartamenti che dovrebbero essere messi a disposizione: deici dell’Aler, 14 in città e gli altri nei paesi, con i Comuni di Trescore e Rivolta che ne affitteranno rispettivamente sei e otto. La sfida dei 48 enti locali del distretto, per il 2024, consiste dunque nel coordinare al meglio il sistema territoriale, per gli alloggi, cercando nel contempo di ottimizzare risorse e disponibilità per accelerare i tempi di riqualificazione delle abitazioni, che vanno di pari passo con il reperimento delle risorse economiche necessarie attraverso la partecipazione a bandi. Sarà questo il lavoro che dovrà svolgere la nuova Agenzia dell’abitare, struttura che è stata inserita nel piano annuale dell’offerta abitativa del distretto.

«Sarà uno strumento competente per la programmazione e la realizzazione di politiche abitative in supporto e ad integrazione dei servizi comunali: uffici tecnici, amministrativi e sociali di tutti i 48 Comuni dell’ambito». Tra gli altri compiti, quello di fronteggiare e contrastare le problematiche di cui il servizio sociale viene a conoscenza, con particolare riferimento ai caseggiati popolari, mediando i conflitti tra vicini, favorendo il rispetto delle regole condominiali, facendo informazione e promuovendo la cura dei luoghi da parte di chi ci vive.

L’assessore al Welfare del Comune di Crema Anastasie Musumary


L’agenzia avrà in buona sostanza il compito di coordinare quanto già fanno le singole amministrazioni e supportare quelle realtà amministrative che non hanno personale sufficienti per affrontare le questioni legate agli alloggi, come precisa l’assessore al Welfare del Comune di Crema Anastasie Musumary: «Si è constatato che i Servizi sociali dei singoli Comuni si trovano a dover affrontare situazioni complesse come ad esempio gli sfratti, con ridotte risorse e senza aver maturato competenze specifiche. In più l’emergenza sanitaria e la crisi economica-finanziaria attuale hanno aumentato il numero di persone che manifestano fragilità abitative complesse e per le quali gli alloggi di edilizia residenziale pubblica non possono essere l’unica soluzione».

Inoltre, sarà possibile di valutare necessità ed emergenze su scala cremasca e non più comunale «L’esiguo numero di alloggi disponibili annualmente — conclude l’esponente della giunta di Fabio Bergamaschi — non permette di rispondere alla complessità del fabbisogno nell’ambito cremasco. Per tale ragione la programmazione di quest’anno dovrà costruire macro-azioni, capaci di creare un sistema distrettuale di politiche abitative». Per il 2024 l’ente di piazza Duomo ha messo a budget oltre un milione di euro per riqualificare 14 dei 43 appartamenti ad affitto calmierato oggi sfitti.

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