L'ANALISI
01 Gennaio 2024 - 15:59
Sergio Defendi e Manuela Savoldelli
CREMA - Un migliore controllo degli stati di ansia e depressione, di nausea ed insonnia. In aggiunta il contrasto ai movimenti involontari e uno stimolo all’appetito, ad esempio in casi di anoressia nervosa. Il 2024 delle Cure Palliative dell’ospedale Maggiore sarà caratterizzato dall’introduzione di una innovativa terapia a base di Cannabis destinata ai malati terminali. Sono quasi 900 ogni anno i pazienti che vengono trattati dall’Unità operativa guidata da Sergio Defendi, la stragrande maggioranza a domicilio. Fondamentale il lavoro l’unità operativa di farmacia ospedaliera e territoriale diretta da Manuela Savoldelli che si adopererà nella preparazione di farmaci a base di cannabis, particolarmente indicati nella gestione del dolore cronico, come il dolore neuropatico, vale a dire quello causato da infiammazioni dei nervi sia del cervello che periferici (nevralgie). La prima applicazione avverrà appunto nell’ambito delle cure palliative, poi l’opportunità potrà essere allargata anche ad altre specialità.
"Da anni, in collaborazione con Defendi, inseguiamo la possibilità di produrre in ospedale farmaci che possano da un lato offrire una soluzione ad una pluralità di sintomi favorendo una razionalizzazione della terapia farmacologica, dall’altro essere di immediato supporto al clinico per una efficace gestione del dolore" evidenzia Savoldelli. Un’opportunità in più per i palliativisti, chiamati a rendere meno pesante il percorso di fine vita di centinaia di persone.
“Certamente – precisa il direttore dell’unità operativa di cure palliative Sergio Defendi – questa novità è un’opportunità resa possibile da una proficua sinergia con la farmacia ospedaliera che amplia l’offerta di trattamenti erogati dall’azienda. Il tema della terapia del dolore, intesa come cura e assistenza, è da sempre un tema molto caro al nostro ospedale. In particolare, con il passare del tempo, lavorando in team, abbiamo aumentato l’attenzione sulla misura e sul trattamento del dolore ponendo peso al diritto del cittadino all’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore".
Per migliorare la qualità della vita nelle fasi terminali, lo staff guidato da Defendi utilizza anche antidepressivi, antiepilettici e altri farmaci attivi a livello del sistema nervoso centrale che, in alcune condizioni, rappresentano la terapia di prima scelta per alcune condizioni.
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