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IL REPORT. MERCATO DEL LAVORO

Più occupati in provincia: crescono i contratti stabili

Dal comparto servizi e commercio il contributo più rilevante. I ‘ flessibili’ calati del 3,4%

Giacomo Guglielmone

Email:

gguglielmone@laprovinciacr.it

30 Dicembre 2023 - 05:30

Più occupati in provincia: crescono i contratti stabili

CREMONA - Il mercato del lavoro, nello scorso ottobre, ha fatto registrare in provincia un incremento dei posti che si avvicina alle 400 unità. Secondo i dati forniti ieri dal Centro Studi Cisl, le proroghe sono aumentate dell'8,5%, passando dalle 1.186 nello stesso periodo del 2022 alle 1.287 nel 2023; le assunzioni sono calate dell’1,4%: dalle 4.510 del 2022 alle 4.449 del 2023; le cessazioni sono passate dalle 3.536 del 2022 alle 4.073 del 2023 (-15,2%). Infine, le trasformazioni, che sono aumentate del 15,8% portandosi dalle 533 del 2022 alle 617 nel 2023. Il saldo delle assunzioni e cessazioni ad ottobre 2023 segna una crescita di 376 assunzioni; di segno differente il raffronto tra saldo 2023 e saldo 2022, che presenta una decrescita degli avviamenti al lavoro pari al 61,4%.

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Quanto ai vari settori, servizi e commercio hanno avuto un leggero saldo positivo nelle assunzioni (+0,8%), passando dalle 2.993 del 2022 alle 3.017 del 2023. Le cessazioni sono aumentate: dalle 2.163 del 2022 si è passati alle 2.624 del 2023, con una crescita del 21,3%. Il saldo fra assunzioni e cessazioni del 2023 presenta una aumento delle assunzioni pari a 393.

Le costruzioni, hanno visto un calo delle assunzioni pari al 15,7%, passando dalle 274 nel 2022 alle 231 del 2023; le cessazioni sono aumentate del 24,4% e nel 2023 sono state 224 rispetto alle 180 del 2022. Il saldo fra assunzioni e cessazioni del 2023 presenta un aumento degli avviamenti pari a +7 assunzioni.

L’industria ha riscontrato una calo delle assunzioni pari a 5,4%, passando dalle 1.069 del 2022 ai 1.011 del 2023. Le cessazioni sono diminuite del 6,7% e sono passate da 934 del 2022 ai 997 del 2023. Il saldo delle assunzioni e cessazioni del 2023 presenta un aumento delle assunzioni pari a +14.

Infine, il settore dell’agricoltura ha riscontato una diminuzione pari allo 8,0% passando da 174 nel 2022 al 188 assunti del 2023. Le cessazioni sono diminuite del 12,4%, passando dai 259 del 2022 ai 227 del 2023. Il saldo fra assunzioni e cessazioni dell’ottobre 2023 presenta una calo degli avviamenti pari a -29.

Complessivamente i contratti permanenti hanno registrato un aumento delle assunzioni pari a 6,2% passando dai 949 del 2022 ai 1.008 del 2023. I contratti flessibili sono calati del 3,4%. «Nel corso dell’ottobre 2023 - spiega Dino Perboni, segretario generale Cisl Asse del Po - si riscontra una crescita delle complessiva delle assunzioni; questo è dovuto ad aumento delle trasformazioni (da tempo determinato a tempo indeterminato) e delle proroghe (rinnovo dei contratti flessibili) rispetto ad un calo di nuove assunzioni. Inoltre, le cessazioni sono cresciute rispetto allo stesso periodo del 2022. La tipologia dei contratti maggiormente utilizzati sono quelli flessibili rispetto ai contratti a tempo indeterminato. Per generare un’occupazione durevole con contratti stabili e favorire la crescita dell’occupazione femminile e giovanile -continua Perboni - bisogna proseguire con la ‘messa a terra’ dei progetti del Pnrr. Oltre a potenziare il sistema delle competenze sia scolastiche, universitarie che della formazione professionale, il territorio cremonese deve vedere avanzare la realizzazione di indispensabili infrastruttura quali il raddoppio ferroviario Mi-Cr-Mn e l’autostrada Cremona-Mantova, per il collegamento con il Brennero e quindi con il Nord Europa. I collegamenti viabilistici sono l’asse portante dello sviluppo socio-economico di ogni territorio». 

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