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PIEVE D'OLMI

Vandalismi, sfregiata la panchina in ricordo di Patrizia

Dedicata dal marito all’infermiera scomparsa, fiori rovesciati e buttati in strada. Lo sfogo: «Non capisco che fastidio possa dare»

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

26 Dicembre 2023 - 16:59

Vandalismi, sfregiata la panchina in ricordo di Patrizia

La panchina dedicata a Patrizia e i fiori gettati in mezzo alla strada

PIEVE D'OLMI - «Non capisco che fastidio possa dare, ma evidentemente la panchina dedicata a mio moglie non è gradita a tutti». Questo l’amaro sfogo di Roberto Scuto, marito di Patrizia Bonvini, l’infermiera scomparsa nel 2020 a causa di una esalazione di monossido di carbonio mentre era nella sua abitazione di Pieve d’Olmi. Nel settembre 2021 una panchina per ricordarla, poi una serie di atti vandalici e dispetti che ogni volta riaprono la ferita di una perdita dolorosa.

«Questa panchina mi ha aiutato tanto – continua Scuto – mia moglie era il mio tutto, perderla così è stato un durissimo colpo che ancora fa male a distanza di quasi quattro anni. Dedicarle questo spazio è stato un gesto sentito e voluto dalle tante persone che ci hanno voluto bene, che l’hanno conosciuta e ne hanno apprezzato le tante qualità. Amministrazione comunale e Pro loco ci hanno dato una mano fin da subito. Ma a qualcuno la cosa non sta per niente bene». Il marito, che passa in via Fraganesco, dove la panchina è posizionata tutti i giorni, ha trovato evidenti segni delle ruote di un trattore a ridosso della panchina stessa e i vasi dei fiori buttati per strada.

«Gli ultimi dispetti in ordine di tempo. Tempo fa abbiamo dovuto togliere la croce di legno in cui avevamo messo la fotografia di mia moglie, appena sistemo la ghiaia qualcuno va con il trattore e la smuove e poi non conto i vasi di fiori buttati per strada o nel fosso». Un angolo per mantenere vivo il ricordo di Patrizia, posizionato in un punto, di proprietà comunale, dove spesso marito e moglie erano soliti passeggiare. «Ho tutte le autorizzazioni del caso concesse dal comune, la panchina non crea intralcio né pericolo. Per me ha un valore enorme e davvero fatico a capire che fastidio possa dare». Evidentemente qualcuno non gradisce o semplicemente non vuole comprendere che questa panchina, per i famigliari e gli amici di Patrizia Bonvini, va ben oltre il semplice oggetto commemorativo.

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