L'ANALISI
27 Dicembre 2023 - 05:15
CREMONA - «Siamo passati da quasi mezzo milione di incassi, 492.249 euro per l’esattezza per un totale di 52 strumenti venduti nel 2022, ai 583.240 euro per un totale di 56 violini posizionati sul mercato quest’anno, con una media di 10.415 euro a strumento. I dati numerici premiano il Consorzio Stradivari», afferma orgoglioso il presidente dei liutai, Giorgio Grisales. L’anno che si sta per chiudere segna per l’ente consortile il ritorno alla normalità, dopo le pause imposte dall’emergenza sanitaria. A questo si aggiunga una crescita di incassi pari a circa 100mila euro che, in un periodo ricco di incognite, come quello che stiamo vivendo, certo non guasta.
«Quest’anno siamo tornati a viaggiare come in epoca pre-pandemica, ma soprattutto abbiamo voluto alzare l’asticella e affrontare nuovi mercati — spiega —. Mi riferisco in particolar modo alla missione australiana che ci ha fatto portare a casa oltre 150mila euro, per un totale di 15 strumenti che hanno trovato casa sul mercato australiano. Al di là della missione svoltasi in luglio ciò che abbiamo portato a casa sono le prospettive per future missioni».
Fra le missioni all’estero del 2023 la Corea del Sud ha fruttato ai maestri che hanno esposto i loro strumenti più di 130mila euro, questi 100mila euro l’incasso realizzato a Madrid in Spagna. «Le motivazioni di soddisfazione sono molteplici. Le diverse missioni ci hanno fatto capire quanto la nostra liuteria sia ancora un brand ricercato — dice Grisales —. Da questo 2023 che volge al termine ci portiamo a casa una consapevolezza: che a vincere sono le mostre tematiche, ovvero quelle dedicate alle singole tipologie di strumenti ad arco: solo violini, o solo violoncelli perché focalizzano l’attenzione su una clientela non solo di commercianti ma anche di musicisti.
In questo i 60mila euro realizzati nel nostro showroom di piazza Stradivari dimostrano come la possibilità per i musicisti non solo di vedere gli strumenti dei nostri consorziati, ma anche di provarne il suono faccia la differenza. «Fra le eredità delle missioni internazionali c’è lo sviluppo dei rapporti con le università della musica e i conservatori di Tokyo - prosegue Grisales -. L’idea è quella di costruire una sinergia stretta fra enti formativi musicali nel paese del Sol Levante e il consorzio per venire incontro alle esigenze di giovani musicisti in formazione».
Il 2023 è stato, inoltre, caratterizzato da importanti altre partecipazioni fieristiche come quella a Cremona Musica. La collaborazione con CremonaFiere e l’Ice in Italia ha permesso di ospitare una ventina di «personalità internazionali fra commercianti e enti culturali, primo fra tutti la scuola di alta formazione per musicisti di strumenti ad arco Reina Sofia di Madrid — continua —. Da questo incontro si sono poste le basi per una partnership che coinvolge anche la Fondazione Stauffer che si concretizzerà in un primo evento dal 4 al 7/marzo prossimi con concerti e una masterclass sulla manutenzione degli strumenti ad arco».
Non meno importante è stata la riapertura per il mercato internazionale della mostra Music China a cui il consorzio e molti liutai cremonesi hanno partecipato, come accadeva nel 2019, ovvero prima che scoppiasse la pandemia. A novembre il Consorzio è stato invitato da Ice Shanghai nel Padiglione Made in Italy all’interno dell’evento China International Import Expo 2023 all’interno del quale il maestro Marco Imer Piccinotti ha presentato il Consorzio e le sue attività, insieme alla caratteristiche del saper fare liutario cremonese riconosciuto dall’Unesco come bene immateriale dell’umanità.
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