L'ANALISI
24 Dicembre 2023 - 12:00
CASTELLEONE - Viene sfrattato proprio sotto Natale. Con la casa, a causa della frustrazione, perde anche la calma e si precipita in municipio dando in escandescenze e chiedendo che gli venga restituita. Il solo personale dell’Ufficio Sociale non basta per ricondurlo alla ragione e devono allora intervenire tutti e tre gli agenti della Polizia locale in servizio, comandante compreso. Il dialogo dura due ore, poi lui si placa quanto basta. E c’è anche il lieto fine: niente inverno al freddo, grazie alla mediazione del Comune, delle forze dell’ordine e degli assistenti sociali, ha già trovato sistemazione (temporanea) presso un amico, fuori paese. Se vorrà, e se ne avrà diritto, potrà nel frattempo entrare in graduatoria per chiedere un nuovo alloggio popolare.
I fatti risalgono a venerdì mattina. Lo sfortunato protagonista è un residente della città sotto Torre Isso, di origine straniera, sposato e con figli. L’uomo, secondo quanto si apprende, sarebbe disoccupato da tempo ma in grado di lavorare. E, qui è il punto, da anni non pagherebbe l’affitto. Una cifra peraltro relativamente modesta. Ecco perché, nei giorni scorsi, è stato eseguito lo sfratto, come da normativa.
Sin qui, benché non si tratti, specie nel periodo del Bianco Natale, di una storia felice, nulla di particolare o insolito. La legge è legge per tutti, d’altronde. Non fosse che l’uomo, visibilmente agitato, ha deciso di irrompere negli uffici di piazza del Comune e scatenare una bagarre. Beninteso, non è assolutamente ricorso alla violenza (e infatti non è stato denunciato), ma certo ha causato allarme e preoccupazione, tanto che gli agenti della municipale castelleonese sono dovuti intervenire in forze.
«Siamo addestrati, preparati e abbiamo una particolare esperienza sul campo per quanto riguarda la gestione di questo genere di situazioni. Attraverso il dialogo, anziché ricorrere a un intervento più risoluto, anche per via della della delicatezza del contesto, su cui non rilascio alcuna informazione, siamo riusciti, grazie alla collaborazione del Comune e degli uffici, a risolvere il problema nel migliore dei modi» ha commentato il commissario Andrea Vicini.
Insomma, dalle urla si è passati al confronto civile. Ci sono voluti 120 minuti, e di pura tensione, ma il gioco è valso la candela. Il residente sfrattato, peraltro, è riuscito la mattina stessa ad accasarsi, risolvendo almeno per ora la situazione critica. La vittoria, in conclusione, sta da ambo le parti: l’uomo, ma soprattutto il piccolo, avranno un confortevole Natale; gli agenti e gli operatori del municipio, d’altro canto, hanno fatto in modo che una situazione estremamente delicata non degenerasse.
La premessa non era certo delle migliori, eppure l’epilogo della storia permette di appendere una coccarda in più nel palmares della sicurezza di Castelleone. Il secondo piccolo ma grande successo ‘a colpi di parole’ dei tutori della legge, dopo lo sgombero del Palazzone di via Sgazzini (caso ben più spinoso). Detto questo, ovviamente, la quarta cittadina più grande della provincia non è ovviamente esente da difetti e problemi, e anche su questo ci sarà da lavorare nel 2024.
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