L'ANALISI
CASTELLEONE
08 Agosto 2023 - 11:35
CASTELLEONE - Fine di una lunga, travagliata, storia, con il plauso dei residenti. Stamattina, intorno alle 5, è stato disposto lo sgombero forzoso del condominio Gerundio, occupato da 6 famiglie e, più specificatamente, da 34 persone in totale, di cui 20 minori (che prima dell'intervento erano già stati ricollocati).
Al fine di garantire il regolare svolgimento delle fasi di sgombero, il prefetto della provincia di Cremona, Corrado Conforto Galli, ha tenuto apposite Riunioni Tecniche di Coordinamento Interforze ed alcune sedute di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica alle quali hanno partecipato, oltre ai Rappresentanti provinciali delle Forze dell’Ordine, anche il sindaco, il vice sindaco, l’assessore alla Sicurezza, nonché dipendenti degli Uffici Urbanistico e Tecnico ed il Comandante della Polizia Locale del Comune di Castelleone.
Il blitz, vista la particolare delicatezza e complessità, è stato progettato fin nel minimo dettaglio. Nei giorni scorsi, e sino a pochi minuti dalla discesa in campo, si sono tenuti i colloqui interforze a Cremona.
Sono seguiti appositi sopralluoghi tecnici – disposti dalla Prefettura – effettuati dal Comune di Castelleone, cui hanno preso parte anche personale del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, di ATS Val Padana e dei Carabinieri, dai quali è emersa la situazione di fatiscenza e di insalubrità dell’immobile in questione, che hanno determinato l’adozione dell'ordinanza sindacale.
Nel corso delle riunioni in Prefettura, come durante i Tavoli Tecnici svoltisi in Questura, sono state definite e pianificate le operazioni di sgombero, tenendo conto, soprattutto delle situazioni di fragilità, economica e personale, degli occupanti ed è stata, in particolare, prevista la contestuale interdizione allo stabile, murando gli ingressi e le altre vie di accesso.
Nell’occasione, il Comune di Castelleone ha posto in essere concreti interventi di aiuto, di assistenza e di tutela a favore delle famiglie interessate, garantendo, in primo luogo, il loro diritto al passaggio da casa a casa.
Alcuni nuclei familiari avevano già spontaneamente lasciato l’immobile nei giorni scorsi, successivamente alla notifica dell’ordinanza sindacale.
Le operazioni di sgombero, coordinate dalla locale Questura, hanno visto il coinvolgimento di unità operative della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, nonché si è registrata la presenza di personale dei Vigili del Fuoco, del Servizio Sanitario, congiuntamente a dipendenti del Comune di Castelleone, appartenenti rispettivamente all’Ufficio Tecnico, dei Servizi Sociali e del Comando della Polizia Locale.
Lo sgombero, che è stato portato a termine nelle prime ore di oggi, si è svolto serenamente, e tutti gli occupanti hanno trovato alternative soluzioni alloggiative, reperite autonomamente. Chi ospite di parenti, chi di amici, chi in un nuovo alloggio di proprietà. La maxi-operazione, infatti, è arrivata tre giorni dopo la pubblicazione dell’ordinanza firmata dal sindaco Fiori. Grande attenzione anche per gli animali: i gatti presenti nel condominio sono stati recuperati dai veterinari dell’Ats e adesso si trovano al sicuro.
Così il prefetto: "Il positivo esito dell’operazione conferma, ancora una volta, che la strategica risposta d’insieme da parte delle istituzioni in tema di occupazioni arbitrarie di immobili consente di ripristinare, sul territorio, sicurezza, legalità e rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini e delle regole del vivere civile". Che ringrazia il sindaco e l’amministrazione comunale di Castelleone per la preziosa collaborazione fornita in tutte le fasi organizzative dello sgombero. E sottolinea, inoltre, che "l’intervento in questione ha confermato, una volta di più, le professionalità e le capacità operative delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco, magistralmente coordinate nell’occasione dalla Questura di Cremona".
Il ‘palazzone’ di via Sgazzini risulta a oggi sigillato. Sono chiusi, o addirittura murati, tutti gli ingressi al piano terra. L’ordinanza ne ha sottolineato l’inabitabilità e, di conseguenza, per la stessa sicurezza delle persone che vi si possano introdurre abusivamente, è stato reso impossibile l’accesso, staccando anche luce, gas e acqua.
FOTO:FOTOLIVE/MASSIMO MARINONI
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