Sciopero alla Lidl, i lavoratori incontrano i clienti

CREMONA - Anche a Cremona alcuni dipendenti dei supermercati Lidl hanno aderito alla protesta organizzata per chiedere il rinnovo del contratto del settore, fermo da 3 anni, e sensibilizzare in merito alle difficoltà che i lavoratori lamentano: «Un carico di lavoro sempre più pesante, un numero crescente di malati e il mancato rispetto del contratto collettivo di lavoro». In particolare, sotto la lente dei manifestanti, «la mancata concessione del premio di potere d’acquisto» e il fatto che «il 6,9% dei lavoratori sono studenti, percentuale che la catena vuole portare al 12%». L’adesione allo sciopero di molti lavoratori ha costretto i due supermercati Lidl a rimanere chiusi.

La giornata di stop indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs era finalizzata a «sollecitare un avanzamento dei negoziati, denunciare lo stallo delle trattative e l’ormai insostenibile situazione in cui versano le lavoratrici e i lavoratori mentre i settori del terziario e del turismo registrano una ripresa e un aumento dei fatturati». A Milano si è tenuta una manifestazione, ma alcuni lavoratori cremonesi hanno scelto di restare fuori dalla filiale senza insegne sindacali , per rispondere a domande e curiosità di clienti e passanti. Mobilitati i lavoratori di terziario, distribuzione organizzata, distribuzione cooperativa. alberghi, pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale, agenzie di viaggi e aziende termali. Interessate oltre 5 milioni di persone.

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In platea il prefetto Conforto Galli, il sindaco di Cremona Galimberti, la vice di Crema Fontana, il vicepresidente provinciale Gagliardi e la segretaria provinciale Curci. Incontro moderato da Paolo Gualandris