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I 130 anni della Camera del Lavoro, Landini: «Pronti a difendere i diritti»

In platea il prefetto Conforto Galli, il sindaco di Cremona Galimberti, la vice di Crema Fontana, il vicepresidente provinciale Gagliardi e la segretaria provinciale Curci. Incontro moderato da Paolo Gualandris

Fulvio Stumpo

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redazione@laprovinciacr.it

18 Dicembre 2023 - 11:39

I 130 anni della Camera del Lavoro con Landini al Filo

CREMONA - «Adesso viene Natale, riposatevi bene bene, e passate tranquilli le feste, ma preparatevi perché quello che abbiamo fatto finora è solo l'inizio». Maurizio Landini ha risposto così a una delegata che gli diceva che finalmente aveva dato una mossa alla Cgil, una risposta con un sorriso sornione, che ha galvanizzato i suoi che hanno sottolineato con un lungo applauso la 'promessa' del segretario generale, intervenuto stamattina alla celebrazione dei 130 anni della Camera del Lavoro di Cremona, tenuta al teatro Filo gremito di delegati sindacati, rappresentanti del mondo dell'economia, del lavoro, del sociale e della politica. In platea il prefetto Corrado Conforto Galli, il sindaco Gianluca Galimberti, la vice di Crema Cinzia Fontana, per l'amministrazione provinciale il vicepresidente Giovanni Gagliardi, Paolo Gualandris, direttore de La Provincia che ha anche moderato la tavola rotonda. A fare gli onori di casa la segretaria provinciale della Cgil Elena Curci.

Landini è stato accolto da applausi e grida di incitamento, in tanti si sono alzati per fare una foto ricordo con il segretario. Ad aprire gli interventi il prefetto che ha sottolineato «la collaborazione tra il sindacato e la prefettura per risolvere alcune vertenze importanti e per garantire maggiore sicurezza sul lavoro», ribadendo inoltre l'impegno del sindacato per ridurre le disuguaglianze e quello per accogliere i flussi migratori. Il sindaco ha rimarcato la data storica «1893, 130 anni in cui il sindacato ha attraversato la storia facendone parte a pieno diritto». Galimberti si è soffermato sull'Articolo 1 della Costituzione e dunque sul concetto di lavoro, affermando che «oggi il problema è la mancanza dell'ascensore sociale, quel meccanismo che consentiva alle classi più disagiate di poter aspirare a un futuro migliore. Aiutate il territorio a crescere» ha esortato il sindaco.

Dopo la proiezione di un filmato con foto d'epoca e l'intervento della segretaria Curci si è aperta la tavola rotonda moderata da Gualandris, alla quale ha partecipato anche Landini. A confronto quattro generazioni di sindacalisti che hanno risposto alle domande del direttore, una su tutte: com'è cambiato nel tempo il modo di fare sindacato, e nell'affrontare i nuovi sistemi lavorativi Gualandris ha provocatoriamente chiesto se il sindacato non avesse dimenticato le 'partite iva'. Ha risposto Landini ha ammesso il ritardo, spiegando «che il vero problema è la precarietà, causata da leggi sul lavoro emanate da tutti i governi, di destra, di centro e di sinistra, per questo il sindacato deve battersi per cambiare queste leggi che rendono il lavoro aleatorio, che favoriscono l'individualismo a scapito della solidarietà tra lavoratori, senza solidarietà il sindacato non esiste, la precarietà indebolisce il sindacato. Per questo credo bisogna realizzare un nuovo statuto dei diritti dei lavoratori per questo abbiamo il compito di risolvere i problemi, di ascoltare». Ha anche attaccato la flat tax affermando «che è una sciocchezza, peggiora la vita delle partite iva».

Dopo l'intervento di Alessandro Pagano, segretario regionale della Cgil e un breve intermezzo musicale di Paulo Zanol e Roohari, la parola è tornata a Landini. Il segretario generale ha ripercorso i 130 anni della ricorrenza storicamente e socialmente e ha toccato punti sensibili del dibattito politico e pubblico: la trasformazione epocale del lavoro, il fisco e l'evasione, i cambiamenti climatici, i sistemi di produzione, i salari, l'intelligenza artificiale, il mercato senza regole, l'economia finanziaria. Landini ha concluso, facendo riferimento ai 130 anni di storia Cgil a Cremona «occorre rifarsi a valori antichi per trasformare in meglio la società». Poi la manifestazione si è spostata alla Camera del Lavoro in via Mantova dove è stata scoperta la lapide restaurata che ricorda la sua fondazione.

ELENA CURCI: «DIFENDIAMO LAVORO E DEMOCRAZIA»

Emozionata per l’avvenimento ma consapevole delle sfide che dovrà affrontare la Cgil sotto la sua guida e ferma sui principi del sindacato. Nell’intervento di apertura, il segretario generale, Elena Curci, ha ringraziato gli ospiti e i delegati intervenuti e raccontato la storia dei 130 anni della Camera di Lavoro di Cremona, la prima riunione del maggio 1893, lo sciopero delle filatrici che chiedevano di lavorare 12 ore invece che 13, e di non essere punite per ogni minima manchevolezza o distrazione.

Curci, dopo aver citato i suoi predecessori (un saluto particolare lo ha indirizzato a Cesare Mainardi, storico segretario) ha ribadito con chiarezza che «democrazia, antifascismo, diritti, lavoro e solidarietà sono i nostri principi guida, soprattutto in un momento come questo, dove i diritti sono sotto attacco, come quello di sciopero, sancito dalla nostra Costituzione, che quando occorre non è solo un diritto, ma è anche un dovere, al centro della nostra attività ci devono essere il lavoro e le persone, dobbiamo tenere alti questi valori che hanno un ruolo fondamentale per il futuro, e non solo per il mondo del lavoro». La segretaria, infatti, si è soffermata anche sulla situazione internazionale affermando che stiamo vivendo un’epoca «dove si spende più per le armi che per la pace».

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