L'ANALISI
21 Dicembre 2023 - 10:14
Il distributore di sigarette che il 38enne fece esplodere a giugno scorso
CREMONA - Aveva tentato di rubare denaro e soldi, facendo esplodere un distributore automatico di sigarette a Borgo Loreto. Dopo la convalida dell’atto era stato posto ai domiciliari, ma ha violato le prescrizioni imposte e ieri è stato arrestato e accompagnato in carcere dai carabinieri della Stazione di Pizzighettone. Si tratta del 38enne italiano che è stato arrestato il 29 giugno scorso.
Poco dopo le 23.30, un residente aveva riferito di avere sentito un forte boato provenire dal bar tabacchi di fronte al suo palazzo, in zona Borgo Loreto. Aveva anche detto di essersi subito affacciato e di avere visto un uomo che stava armeggiando col distributore automatico, da cui usciva del fumo, nel tentativo di rubare sigarette, gratta e vinci e denaro. In brevissimo tempo era arrivata sul posto una pattuglia della Radiomobile che aveva sorpreso l’uomo indicato mentre stava mettendo diversi pacchetti di sigarette nello zaino, per poi bloccarlo e ammanettarlo.
Poco dopo sul posto era arrivato il titolare della tabaccheria che aveva fornito ai militari le immagini del sistema di videosorveglianza, grazie alle quali era stato possibile vedere l’intera scena avvenuta poco prima. Il 38enne aveva inserito un oggetto, probabilmente un petardo di grosse dimensioni, nello sportello del ritiro prodotti, facendolo esplodere per poi divellere il portellone anteriore. A quel punto, si era impossessato di monete per alcune decine di euro, gratta e vinci per quasi 200 euro e 110 pacchetti di sigarette, del valore di 600 euro circa, che aveva riposto nel suo zainetto.
Ma la pattuglia era arrivata immediatamente e lo aveva arrestato in flagranza, mentre la refurtiva era stata interamente recuperata e restituita al proprietario del locale. Aveva ottenuto i domiciliari a casa di alcuni parenti e, a novembre, era stato condannato a due anni di reclusione. Ma durante la permanenza in casa l’uomo aveva tenuto delle condotte non in linea con le disposizioni del giudice, non attenendosi in maniera corretta a quanto imposto. Pertanto, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere e i carabinieri di Pizzighettone lo hanno raggiunto e arrestato, accompagnandolo a Cà del Ferro.
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