L'ANALISI
20 Dicembre 2023 - 05:10
CREMONA - Sono 131 le famiglie cremonesi che si trovano in comprovate difficoltà economiche e hanno fatto domanda per accedere al contributo regionale di solidarietà riservato agli inquilini degli alloggi dei servizi abitativi pubblici. Si tratta di famiglie con un Isee massimo di 3mila euro che hanno fatto domanda entro il 24 novembre. Si distribuiranno un totale di 124.046,81 euro. Le risorse, infatti, sono rappresentate dalla assegnazione del finanziamento regionale pari a 119.750,63 liquidato da Regione Lombardia per l’anno 2023 e accertato dal Comune il 15 giugno, nonché dal residuo di 4.296,18 euro, quota di finanziamento non utilizzato negli anni precedenti per la medesima finalità.
«Si tratta — spiega l’assessore alle Politiche sociali e della Fragilità, Rosita Viola — di una misura che c’è da qualche anno e che consiste in un contributo regionale annuale per nuclei che già vivono in alloggi pubblici, comunali o dell’Aler. Il contributo va a famiglie in condizioni di fragilità economica tale da non riuscire a sostenere i costi della locazione sociale, dati dalla somma del canone e delle spese per i servizi comuni a rimborso. Il contributo ha cadenza annuale ed è destinato a chi già abita in un alloggio o a chi accede per la prima volta in un alloggio pubblico. Il contributo copre il pagamento dei servizi a rimborso dell’anno di riferimento nonché l’eventuale debito pregresso della locazione sociale. Per servizi a rimborso, si intendono i costi riferiti alle spese di riscaldamento centralizzato, le pulizie degli spazi comuni, la manutenzione del verde per i quali l’ente effettua il pagamento al fornitore o prestatore di servizio e successivamente chiede il rimborso all’assegnatario.
C’è un tetto massimo al contributo percepibile che ammonta a 1.850 per i nuclei familiari in condizioni di indigenza, con un Isee minore di 3mila euro. Ma — sottolinea Viola — se dovessimo assegnare solo il contributo massimo, potremmo aiutare circa 67 famiglie. Dovremmo invece riuscire a soddisfare tutti, ma dipende dai requisiti indicati nelle domande. Tra l’altro da quest’anno è stato introdotto un nuovo criterio per cui il contributo è anche ‘volto a neutralizzare o ad alleviare gli effetti degli aumenti delle spese di riscaldamento rispetto a quanto richiesto nel corso del 2022’».
L’individuazione dei beneficiari e dei singoli importi spettanti ai richiedenti, al fine della elaborazione della relativa graduatoria, nonché ai nuclei in condizioni d’indigenza, verrà effettuata dal Nucleo di valutazione.
A Cremona il contributo regionale ammonta a 119mila euro, mentre il totale delle risorse stanziate dalla Regione è pari a 23,8 milioni.
Sempre sul fronte della solidarietà, a Cremona opera il Banco dell’energia, della Fondazione Lgh. È un progetto pilota partito a luglio e con un orizzonte lungo il cui obiettivo quello di aiutare persone e famiglie che si trovano in una situazione di vulnerabilità economica e sociale, con particolare attenzione alla povertà energetica. Un progetto che non viaggia in solitudine: ai 50mila del Banco si sono aggiunti infatti 25mila euro di Aem e altri 25mila di Fondazione Comunitaria. E che nelle modalità operative coinvolge la Caritas diocesana e i Servizi sociali del Comune.
Da luglio sono 62 le famiglie che sono state aiutate in questo modo: 36 attraverso il Comune e 26 mediante la Caritas.
Fra gli strumenti messi in campo dal Comune c’è poi il fondo per pagare le bollette di acqua luce e gas, 70 i contributi erogati e 180 sono state le famiglie che hanno ottenuto un aiuto per far fronte alla retta dell’asilo nido o di altre scuole come le materne.
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