L'ANALISI
18 Dicembre 2023 - 17:59
CREMA - Il Distretto cremasco del cibo prende corpo e si avvia verso la sua costituzione con l’obiettivo finale di promuovere, valorizzare e commercializzare i prodotti locali e di creare ulteriore ricchezza. Nell’ultimo incontro erano presenti, in rappresentanza dell’Area omogenea cremasca, il presidente Gianni Rossoni e i sindaci Piergiacomo Bonaventi e Antonio Grassi, oltre al consigliere regionale Riccardo Vitari, all’amministratore delegato di ConsorzioIT Bruno Garatti e al presidente dell’Ordine provinciale degli agronomi Emanuele Cabini, che sta curando la parte tecnica e burocratica della costituzione del Distretto.
«Abbiamo fatto il punto della situazione – ha spiegato Bonaventi – anche alla luce del fatto che Regione Lombardia sta lavorando a un progetto di legge che verrà discusso a breve. In base al testo capiremo come muoverci, ma nel frattempo stiamo guardando ai Distretti già costituiti, come quello della Bassa Bergamasca». Un altro passo dovrà essere quello di coinvolgere tutti gli attori interessati. «In primo luogo – prosegue Bonaventi – le associazioni di categoria, ma anche la Camera di commercio e certamente i Comuni. Per questo, a gennaio organizzeremo un incontro con tutti i sindaci dell’Area omogenea cremasca. Nell’attesa, abbiamo già fatto una ricognizione delle aziende agroalimentari e raccolto una trentina di adesioni. Ora passeremo a contattare le aziende agricole».
Il lavoro più importante sarà a livello organizzativo: «Costituire la struttura organizzativa – conferma il membro della giunta dell’Area omogenea – sarà il compito più impegnativo. Vitari ci ha comunicato che la Regione metterà a disposizione 100mila euro all’anno per la costituzione dei Distretti del cibo; vogliamo intercettare queste risorse perché abbiamo bisogno di professionisti». Il tipo di governance del Distretto potrà poi essere discusso: «Nella Bassa Bergamasca hanno un Comune capofila. Ma si potrebbe creare una cooperativa o un consorzio oppure un’associazione».
Al di là dell’aspetto burocratico, secondo Bonaventi conterà la finalità: «Ci sono tante eccellenze alimentari nel nostro territorio che vogliamo valorizzare e promuovere. Tutto quello che potrà portare nuova ricchezza sarà sfruttato. Entro la primavera vogliamo formalizzare questa iniziativa». Iniziativa apprezzata da Ernesto Zaghen della Libera associazione agricoltori: «Ben venga tutto ciò che può valorizzare le aziende agricole e i prodotti del territorio. Occorre partire da qui, con gli imprenditori del settore agroalimentare al centro e le associazioni agricole protagoniste. I sindaci hanno il compito di segnalare le realtà all’interno dei loro Comuni. La politica deve poi lavorare per fare promozione delle nostre numerose eccellenze, dal salame al tortello ai derivati del settore lattiero-caseario. Tenendo conto che siamo alle porte di Milano, vale a dire di un bacino di utenza enorme».
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