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FAUNA SELVATICA

Cinghiali e siluri, nel parco Oglio Nord via agli abbattimenti

La svolta è finalmente arrivata: stretta operativa con doppiette qualificate e più fondi per la pesca stordente

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

18 Dicembre 2023 - 10:08

Cinghiali e siluri, nel parco Oglio Nord via agli abbattimenti

CREMONA - Cinghiali e siluri: la svolta è finalmente arrivata. Il Parco Oglio Nord, finora giudicato tra le istituzioni la più ‘attendista’ (ma i motivi erano puramente burocratici) scenderà in campo nella lotta alla proliferazione delle specie non autoctone e nocive. Se per quanto riguarda il cosiddetto ‘killer del fiume’ l’attività era infatti in corso da anni, ed è appena stata rinnovata, sui suidi si è dovuto invece temporeggiare, rimandando il tutto in attesa del necessario via libera dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. L’ok è infine arrivato.

«Hanno preso visione del nostro censimento – annuncia infatti il presidente della riserva Luigi Ferrari – e adesso, anche in forze di una formazione che abbiamo già dato a molti selecontrollori, potremo procedere con la fase operativa. Resta il fatto che – precisa il vertice dell’ente di tutela dell’ambiente – per quanto concerne il contenimento oltre le zone di riserva l’attività resterà in capo e responsabilità delle province, ma noi potremo ora dare il nostro contributo».


Parco e tutela della biodiversità: a che punto siamo e cosa cambierà da gennaio? Il discorso è in realtà complesso e ricco di sfaccettature ma due cose sono note da tempo. Anzi, i due problemi principali, per semplificare. Si tratta della riproduzione incontrollata dei cinghiali con conseguenti danni alla biodiversità, all’ambiente e ai campi coltivati che confinano con l’Oglio Nord e, ancor di più, dei siluri. Per questi ultimi Regione Lombardia ha confermato che rinnoverà nel 2024 il finanziamento per la pesca con reti stordenti. Dai primi giorni di gennaio fino a settembre, dunque, i pescatori abilitati torneranno a proteggere tutte le altre specie del parco messe in pericolo dal super predatore dell’acqua dolce, mentre continua l’attività dell’incubatoio ittico di Orzinuovi, realizzato proprio coi fondi arrivati da Milano per contrastare l’impoverimento della fauna fluviale.

Ma il vero giro di boa è quello che interessa i cinghiali. Sfortunati protagonisti non solo di incursioni nei campi, con le Lanche di Azzanello in particolare martoriate, ma anche causa di incidenti stradali lungo le direttrici provinciali che corrono lungo il territorio boschivo. Numerosi gli appelli del mondo agricolo e dei residenti al Parco che ha sottoposto la questione a Roma. Ora si può togliere la sicura alle doppiette, perché (come già fatto nel corso dell’anno dalla Polizia provinciale) il selecontrollo è autorizzato a tutto tondo. Com’è ovvio che sia, se ne occuperà solo personale altamente qualificato e formato. Non si tratta, infatti, ed è bene ribadirlo, di caccia sportiva o di altre discipline legate all’arte venatoria, ma di un’operazione di tutela ambientale in difesa dell’ecosistema.

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