Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

IL SOCIALE

Servizi e aziende: alleanza per l’Oglio Po

I 27 Comuni del Casalasco-Viadanese lanciano la proposta al mondo economico: «Costruiamo insieme un percorso di benessere per il territorio e i suoi cittadini»

Andrea Setti

Email:

asetti@laprovinciacr.it

16 Dicembre 2023 - 05:10

Servizi e aziende: alleanza per l’Oglio Po

CASALMAGGIORE/VIADANA - Bambini, anziani, disabilità, ma anche nuove povertà e mobilità sul territorio: è nata un’alleanza fra i Servizi sociali del Casalasco-Viadanese e le aziende, destinata a fare ‘scuola’ nel prossimo futuro. Una proposta decisamente innovativa e sfidante quella avanzata dai 27 comuni dell’Ambito Territoriale Sociale Oglio Po alle realtà imprenditoriali dell’area di riferimento che ha avuto un primo approccio nei giorni scorsi a Palazzo Forti a Sabbioneta. «Siamo all’inizio di un percorso — spiega Moreno Orlandelli, direttore dell’Azienda Speciale Consortile Oglio Po — che a gennaio ci vedrà proseguire per sviluppare i temi condivisi da attuare. Pochi obiettivi ma concreti».

Durante l’incontro di Sabbioneta, moderato da Paolo Pezzana della Cattolica di Milano, è emerso come le imprese siano «attori importanti nei processi di costruzione di benessere del territorio in cui operano e come possano programmare insieme alle istituzioni locali un futuro migliore, non solo per i loro dipendenti, ma per l’intera comunità».

I direttori dell’Azienda Speciale Consortile Oglio Po (Orlandelli) e del Consorzio Casalasco Servizi alla Persona (Cristina Cozzini) hanno sottolineato che l’anno 2024 sarà dedicato alla stesura del nuovo Piano di zona, strumento di programmazione locale triennale delle politiche sociali. «Se con il Piano precedente si è avviato un importante lavoro di conoscenza e di coinvolgimento diretto della comunità nella programmazione sociale, ora è strategico porsi in ascolto dei bisogni delle imprese ragionando insieme sullo sviluppo sostenibile del territorio».

Concetto ripreso da Marco Castellini – consulente associato dello studio CDA di Mantova – che, ripercorrendo i tre pilastri della sostenibilità ESG, ha ribadito che «le imprese ‘sostenibili’ devono garantire non solo attenzione all’ambiente e al governo d’impresa ma anche ai temi legati alla sviluppo sociale del territorio».

Le aziende presenti al dibattito — Andrea Acquaroni (Gruppo Frati), Massimo Bini (Arti Grafiche Castello), Valentina Bolis (Gruppo Saviola), Miriam Tenca (Panguaneta), Primo Barzoni (Palm S.p.A.) che già da tempo stanno percorrendo questa strada hanno presentato le loro esperienze ed è emerso che lavorare al bilancio di sostenibilità sociale ha permesso loro di capire i loro punti di forza e di debolezza, di fare le stesse cose ma con un approccio più approfondito, misurabile e con una maggiore responsabilità nei confronti del territorio e dei propri collaboratori.

Non è mancata la voce dei rappresentanti istituzionali: Katja Avanzini (Ats Val Padana) che ha offerto spunti interessanti su come avvicinare le imprese ai luoghi, processi e progetti che fino a ieri riguardavano solo l’ambito sociale. Gli amministratori Alessandro Sarasini (sindaco di Commessaggio), Linda Baroni (assessore ai Servizi sociali di Casalmaggiore) e Maria Grazia Tripodo (Presidente Azienda Speciale Consortile Oglio Po) hanno sottolineato che «non c’è impresa senza territorio e non c’è territorio senza imprese e se l’impegno reciproco è quello di costruire un futuro credibile per i nostri giovani è fondamentale che si crei un clima collaborativo e di fiducia fra i protagonisti di questo cambiamento». 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400