L'ANALISI
IL DONO DI SANTA LUCIA
14 Dicembre 2023 - 10:14
Il signor Alberto Medici con l'oculista Laura Regali
SORESINA - Il regalo più bello per Natale? Non lo porta Santa Claus e non è sotto l’albero. Ma arriva direttamente da una sala operatoria ed è tutta farina del sacco del Nuovo Robbiani e dei suoi medici.
A cent’anni compiuti, infatti, Alberto Medici ha chiesto di sottoporsi ad un intervento di cataratta per poter assistere la moglie ipovedente e rivedere i propri nipoti. Il suo desiderio è stato esaudito da un’equipe specializzata in oculistica della Città del Genala, che l’ha accompagnato dalla prima visita all’intervento, appena concluso con successo.
Non un miracolo, ma l’ennesimo frutto raccolto dopo una semina fatta di piccoli grandi gesti: presso la struttura soresinese, a tal proposito, vengono effettuati circa 500 interventi di cataratta all’anno, merito di un programma sperimentale che unisce le forze del settore pubblico e privato, coordinato da Asst Cremona, e voluto da Regione Lombardia. Tra i 500 anche l’anziano paziente, che nel mese di novembre si è presentato all’ambulatorio di oculistica.
«Il signor Medici ha una caratteristica unica: la sua età inizia con il numero 1», sottolinea Tommaso Trezzi, direttore sanitario del Robbiani. «Ha 100 anni, di quelli per cui ricontrolli la data di nascita più volte, rimanendo incredulo per la sua vitalità, la sua solarità, l’autonomia e la caparbietà».
La richiesta di essere operato di cataratta ha sorpreso non poco l’oculista incaricata, Laura Regali, che inizialmente ha cercato di riportare il paziente a più sicure riflessioni, per rivalutare la propria volontà. «Il signor Medici ha detto di voler rimanere accanto alla propria moglie, ormai cieca, per poterla aiutare», riferisce Trezzi.
«Desidera vedere ancora il mondo ed i propri nipoti. Il paziente ha poi affermato di non aver paura delle possibili complicanze correlate all’intervento, affrontato con fiducia nella professionalità del team coordinato da Matteo Cacciatori, direttore dell’Oculistica di Cremona che sovraintende le attività di sala operatoria». Eseguite le doverose valutazioni del caso, Alberto è arrivato in sala operatoria, gestita da Fabrizio Danieli e coordinata dall’Infermiera Silvia Pellini, che con la collega Sabina Calandra hanno effettuato l’intervento. Tutto è andato per il meglio. Commosso per il recupero ottenuto, ha ringraziato il personale per aver esaudito il suo desiderio permettendogli di vedere nuovamente la propria signora, i nipoti e recuperare la propria autonomia.
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