L'ANALISI
13 Dicembre 2023 - 08:42
Lorenzo Severgnini, Cesare Soldi, Riccardo Crotti, Matteo Bernardi e Renzo Ardigò
ROMA - In diverse occasioni i vertici nazionali e romani di Confagri hanno certificato, nei mesi scorsi, l’importanza del legame con Cremona e la Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, partecipando ai grandi eventi sotto al Torrazzo. Ieri i ruoli si sono invertiti. Ma i protagonisti sono rimasti gli stessi. Come la missione comune, la linea e gli intenti.
«Quella di oggi (ieri, ndc) è stata una giornata dal profondo significato e di grande importanza. A dimostrarlo – ha analizzato il presidente di Confagricoltura Lombardia, Riccardo Crotti – il peso delle presenze istituzionali, a partire dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, passando per i ministri e per il ‘nostro’ assessore regionale all’Agricoltura, fino ad arrivare ai rappresentanti delle province». Per Crotti conferme importanti: «Quel che emerge con maggiore risalto, com’era doveroso che fosse, è la centralità dell’agricoltura nel nostro ‘sistema-Paese’. Siamo al centro. L’Italia è forte se la sua agricoltura è forte. L’importanza delle battaglie per il futuro e per l’ambiente, è stato ribadito, devono sposarsi con la possibilità di rendere remunerativi gli sforzi e l’impegno dei nostri agricoltori». Tanto è stato fatto ma tanto è ancora da fare. Infatti parte un appello: «Noi come Confagricoltura Lombardia, e la direzione nazionale, abbiamo chiesto al mondo politico di fare una scelta fondamentale, vale a dire la progettazione di un piano agricolo nazionale che si possa realmente considerare di ampio respiro. Qualcosa che – conclude il numero uno lombardo della categoria – manca dai tempi di Marcora e oggi serve più che mai. Credo che quanto detto oggi abbia un peso specifico e possa realmente dare uno slancio al settore, visto anche il grande risalto che i media tutti, da quelli locali ai nazionali, hanno dato all’appuntamento».
Il presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, Cesare Soldi, sottoscrive e rilancia: lo Stato è alleato fondamentale. «Il messaggio chiave che è emerso dall’assemblea è il riconoscimento del presidente della Repubblica e di tutta la politica del ruolo centrale dell’agricoltura e delle aziende agricole quale risorsa del Paese – ha affermato Soldi –. Il sostegno agli investimenti, alle polizze assicurative, al reddito delle imprese, la riduzione dei tassi di interesse spiccano tra le varie proposte avanzate oggi (ieri, ndr). Con l’auspicio – conclude il presidente della Libera – che l’Italia raggiunga davvero il 100% della propria capacità produttiva».
Anche il vice presidente vicario, Lorenzo Severgnini, pone l’accento sulla sintonia che la massima carica dello Stato ha dimostrato di avere con il settore primario e chi lo tutela: «L’intervento di Mattarella – precisa Severgnini – ha permesso di ripercorrere la storia dell’agricoltura, centrale nella Costituzione Italiana e nella costruzione dell’Europa, rimarcando come abbia sempre ricoperto un ruolo fondamentale nella vita economica, sociale e culturale della nostra Repubblica e dell’Europa intera. Un grande intervento, quello del presidente della Repubblica: ha dato lo spunto agli altri interventi dei rappresentanti del governo. Innovazione e capacità di fare sistema sono le chiavi per una crescita verso il mercato globale».
Anche il vice presidente della Libera, Matteo Bernardi plaude alla risposta che l’adunanza’ del mondo agricolo ha ricevuto dalle istituzioni e dallo Stato: «Il parterre di rappresentanti delle istituzioni, a partire dal presidente della Repubblica, dimostra che l’agricoltura e l’agricoltore, inteso come custode dell’ambiente e del territorio, entrano nel cuore della politica. È stata un’opportunità di conoscenza e crescita anche per noi rappresentanti del territorio cremonese».
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