L'ANALISI
12 Dicembre 2023 - 05:10
CASALMAGGIORE - Dal 2013 lavora come operaio nel reparto stampa della Emiliana Parati di Vicomoscano ma in queste ore sta coronando il suo sogno, quello di aprire una bottega di liuteria in città, in via Porzio 124, la prima di cui si abbia traccia. Matteo Marsili, 32 anni, a gennaio darà una spinta decisa alla sua vita verso la sua grande passione. «Ho sempre lavorato come liutaio – racconta —, prima a casa di mia mamma, da alcuni anni a casa mia e adesso ho deciso di fare il grande passo».
«Di violini ne ho già realizzati diversi e li ho venduti negli Stati Uniti e in Giappone», racconta Matteo, che ha un curriculum da cui si comprende bene quale sarà la sua strada. Nato a Viadana, ha frequentato le scuole elementari a Casalmaggiore e Martignana di Po. Sin da ragazzino era portato a svolgere lavori minuziosi e di precisione e, dopo aver conseguito la licenza media all’istituto Diotti di Casalmaggiore, nel 2005 si è iscritto alla Scuola Internazionale di Liuteria (I.P.I.A.L.L) di Cremona, diplomandosi nel 2010 sotto la guida e disciplina del Maestro Massimo Negroni. Ha poi approfondito tecnica e stilistica nella bottega del Maestro a Cremona, studiando da vicino l’aspetto acustico degli strumenti e, infine, ha perfezionato l’arte della verniciatura e la messa a punto degli strumenti ad arco. «Dal dicembre 2010 – spiega – ho iniziato a frequentare alcune botteghe a Cremona».
A novembre 2016 Matteo ha ripreso a esercitarsi su alcune lavorazioni lasciate in sospeso anni prima nel suo laboratorio improvvisato, allestito in un garage fuori città, e ha così portato a termine la realizzazione di un violino, grazie anche alla collaborazione e supervisione di Negroni. Nel 2017 ha allestito il suo primo laboratorio in centro a Casalmaggiore e dal 2018 ha esposto al Casalmaggiore International Music Festival e alla fiera di San Carlo gli strumenti da lui realizzati, ottenendo un buon interesse. «Cerco di essere molto attento nella scelta dei materiali e di curare l’aspetto fisico-acustico degli strumenti per garantire un’ottima qualità e resa sonora».
Matteo, che ha un sito web curato da Maurizio Stocchi, costruisce i violini su stilistica personale, ispirandosi ai modelli come Stradivari e Guarneri del Gesù. Lui stesso ricorda che in attività a Casalmaggiore c’è anche il giapponese Kenji Miyagawa, che però non ha una bottega. «Sotto il profilo della musica il Casalasco ha tanto da offrire – dice Marsili –. Basti pensare al valore di grandi musicisti della nostra zona, come il pianista Riccardo Ronda, il violinista Giacomo Invernizzi, il violista Luca Manfredi. Io ho avuto dei contatti anche grazie a loro». Matteo è orgoglioso delle sue origini: «Sull’etichetta posta all’interno dei miei strumenti io scrivo Casalmaggiore. Qualcuno mi ha detto che all’estero la liuteria è associata solo a Cremona e così aggiungo, tra parentesi, il nome del capoluogo provinciale, per una maggiore riconoscibilità dell’origine». A Marsili si deve anche la raccolta di documenti su Gabriele Pareschi (Ferrara 1924-Casalmaggiore 1996), figlio di Gaetano, liutaio in Ferrara. Ha collaborato anche alla pubblicazione sul liutaio Mario Federici (1930-2019) di Fossacaprara. «Per ora – afferma Matteo – continuerò a conciliare il lavoro di operaio con quello di liutaio. Più avanti vedremo».
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