L'ANALISI
11 Dicembre 2023 - 19:00
La refurtiva recuperata dai carabinieri, le targhe false e gli arnesi da scasso ritrovati dai militari durante la perquisizione del veicolo fermato al casello dell’A21
CREMONA - Brillante operazione dei carabinieri contro la criminalità e in particolare contro la delinquenza che prende di mira le case e gli anziani. Giovedì, il giorno prima dell’Immacolata, i militari del Nucleo Investigativo di Asti, nel corso di un servizio mirato al contrasto del fenomeno dei raggiri ai danni di persone anziane e dei furti in abitazione, hanno arrestato in flagranza il 31enne Adriano Sacco, il 45enne Angelo Bresciani e il 27enne Angelo Demetrio, residenti tra Asti e Cuneo, responsabili dei reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ricettazione, possesso di segni distintivi contraffatti in uso ai corpi di polizia e installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni.
I militari, attorno alle 13.30, hanno intercettato lungo l’autostrada Piacenza-Torino un’autovettura molto potente con targa contraffatta e tre soggetti a bordo, che stava procedendo a forte velocità creando pericolo per i numerosi utenti della strada. I carabinieri, sulla base delle diverse segnalazioni, hanno deciso di seguire ininterrottamente l’autovettura con l’obiettivo di procedere al controllo in condizioni di sicurezza. Giunta al casello autostradale di Asti-Est, la vettura è stata fermata e sottoposta a controllo. Gli occupanti, circondati dai carabinieri, hanno tentato di scappare a piedi nelle campagne circostanti. Messi alle strette, i sospetti hanno tentato di reagire con violenza nei confronti delle forze dell’ordine, ma sono stati tempestivamente immobilizzati ed accompagnati alla sede del Comando provinciale dell’Arma.
A bordo dell’auto, a cui era stata applicata una targa contraffatta riconducibile ad un veicolo di uguale modello, sono stati rinvenuti numerosi oggetti preziosi e denaro contante, arnesi utilizzabili dai ladri per scassinare anche casseforti, falsi tesserini dei carabinieri, della Guardia di finanza, della polizia locale, di aziende operanti nel settore idrico, bombolette con spray urticante, ricetrasmittenti sintonizzate sui canali delle forze di polizia e delle società autostradali, nonché altre targhe contraffatte.
Gli approfondimenti effettuati al comando astigiano hanno permesso di accertare che parte della refurtiva di valore trovata in possesso dei malviventi è riconducibile a numerosi furti in abitazione commessi quella stessa mattinata di giovedì nelle province di Mantova, Cremona e Parma. I tre fermati, su disposizione del pm di turno, sono stati trasferiti nel carcere della città piemontese. Stamattina, all’esito dell’udienza di convalida, il Gip di Asti ha convalidato l’arresto applicando la custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre indagati.
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