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BASSA PIACENTINA

Ludopatia, Castelvetro maglia nera in provincia

Giocate per oltre 4mila euro annui pro capite. E Caorso guida la classifica delle puntate on line

Elisa Calamari

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09 Dicembre 2023 - 09:07

Ludomania, Castelvetro maglia nera in provincia

CASTELVETRO PIACENTINO  - Con più di 4.000 euro annui di giocate pro capite, il paese al confine con Cremona risulta essere quello piacentino più a rischio ludopatie: una poco rassicurante ‘maglia nera’ che lo colloca ampiamente sopra la media provinciale, che è di 2.518 euro annui giocati dagli over 18. A dirlo è l’ultimo report emiliano ‘Pane e azzardo’, realizzato da Federconsumatori e Cgil Emilia-Romagna anche su input della stessa Regione, per porre attenzione sia sul gioco fisico sia su quello online.

Mentre nei giorni scorsi abbiamo riferito di un lieve calo delle puntate online a Cremona (-0,4%) appena oltre confine nel 2022 sono stati raggiunti livelli elevatissimi. Secondo l’analisi gli ambiti di criticità dell’azzardo complessivo toccano sul territorio locale sei comuni: in primo piano appunto Castelvetro, ma oltre i tremila euro a residente vengono spesi anche a Castel San Giovanni, Borgonovo, Pianello, Piacenza città e Caorso. Con quest’ultimo che è in testa per quanto riguarda il gioco online. Tornando a Castelvetro, da segnalare che è anche fra i primi otto comuni dell’intera regione per importo di giocate: a fargli compagnia ci sono Reggiolo, Sassuolo, Calderara di Reno, Zola Predosa, Comacchio, Sant’Agata sul Santerno e Cesenatico.

sindaco

Il sindaco Silvia Granata


Le cause? Innanzitutto la posizione geografica, di fatto periferia di Cremona e vicina al casello autostradale, dunque zona di passaggio. E poi la presenza di numerosi locali notturni e sale slot. Abbiamo girato la domanda al sindaco Silvia Granata, che conferma l’impressione: «Il primato sul gioco d’azzardo è sicuramente legato alla nostra posizione. Personalmente sono storicamente contraria al fenomeno, ma la legge non mi consente di vietare licenze o impedire il gioco. Ho comunque affrontato il tema in questi giorni con l’ufficio tecnico e quel che faremo come Comune è sicuramente continuare a controllare che venga rispettata l’ordinanza emessa alcuni anni fa, al contempo faremo grande attenzione ai casi di ludopatia: una sorveglianza da portare avanti insieme ai Servizi sociali e che può sfociare in segnalazioni utili alle strutture competenti (come il Sert specializzato in dipendenza da gioco a Cortemaggiore, ndr). Anche l’imminente arrivo di un nuovo vigile ci permetterà di intensificare i controlli».

Fra le altre cose l’ordinanza, entrata in vigore nel 2019 a firma dell’ex primo cittadino Luca Quintavalla, vieta l’uso delle slot machines nelle fasce orarie che, stando all’analisi dell’Ausl, sono considerate più a rischio: quelle in cui a giocare sono soprattutto pensionati e casalinghe (nel primo pomeriggio) o lavoratori e ragazzi prima di recarsi sul posto dell’impiego o a scuola (prima delle 9). Dunque apparecchi accesi solo dalle 9 alle 12.30 e dalle 17 alle 23.30. Ciò nonostante, le giocate pro capite annue restano più alte di metropoli come Milano e Roma.

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Commenti all'articolo

  • presario

    09 Dicembre 2023 - 10:49

    C' erano solo casinò totocalcio e lotto settimanale che bisogno c'era delle macchinette mangiasoldi .... Via le macchinette, gratta e perdi lotto settimanale ed evitiamo guai a moltissimi cittadini fragili e creduloni

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