L'ANALISI
08 Dicembre 2023 - 16:50
Una delle telecamere installate lungo la Paullese raddoppiata
CREMA - C’è la prima prova dell’efficacia della videosorveglianza, nelle piazzole di sosta della Paullese raddoppiata, ossia la rete di telecamere installate in ottobre dalla Provincia e attiva da qualche settimana. I rifiuti abbandonati negli spazi di fermata e lungo i guardrail, dei 14 chilometri di superstrada tra Crema e il fiume Adda a Spino, sono diminuiti di un terzo. Lo testimoniano i dati dell’ultima attività di pulizia messa in atto dagli operai di Linea gestioni. Dai 340 chilogrammi raccolti a inizio novembre, ai due quintali recuperati di giovedì.
«Siamo soddisfatti di questo primo impatto dell’intervento di videosorveglianza — sottolinea il presidente dell’amministrazione provinciale Mirko Signoroni —: vedremo come andranno le cose in futuro». La funzione, del resto, è chiaramente deterrente. Per il timore di essere individuati attraverso la targa dell’auto, chi intende abbandonare rifiuti, ora, evita le piazzole per svuotare il baule e lasciare sacchi di plastica. La Provincia, tramite un’azienda specializzata, ha fatto collocare in tutto 17 videocamere di sorveglianza, una per ogni area di sosta presente lungo il tratto raddoppiato dell’ex statale.
Il sistema è attivo 24 ore su 24, con ogni singolo ‘occhio elettronico’ alimentato da un pannello solare. I collaudi sono stati eseguiti a la fine di ottobre. Quindi l’attivazione con le immagini che vengono inviate in tempo reale alla centrale di videosorveglianza, allestita nella sede della polizia provinciale di Cremona. Lungo i guardrail delle piazzole e oltre gli stessi, viene buttato di tutto: un problema innanzitutto ambientale e di decoro. Le telecamere permettono di individuare i responsabili, partendo ovviamente dal numero di targa del veicolo.
Multe di 300 e più euro attendono chi proseguirà nell’utilizzare le piazzole come se fossero discariche. L’installazione del sistema era attesa, da oltre un anno, anche dai sindaci dell’asta della Paullese. Una soluzione più volte caldeggiata dalle amministrazioni locali. Un analogo intervento è stato portato a termine sull’altra strada di grande comunicazione del territorio, martoriata dalle discariche abusive. La bretella della provinciale 591, che collega la Serenissima, a Offanengo, con il territorio bergamasco e il casello della BreBeMi di Fara Olivana.
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