L'ANALISI
08 Dicembre 2023 - 05:20
CASALBUTTANO - Ben 35 verbali per infrazioni varie e relative sanzioni per poco meno di duemila euro in un colpo solo: camionista e ditta ricorrono al giudice di pace e tutto viene azzerato. L’unione di Comuni però non si arrende e porta il caso in Tribunale, che ribalta tutto e conferma la validità delle contravvenzioni contestate. All’origine di questa ‘battaglia’ legale un controllo stradale operato nel dicembre del 2021 da una pattuglia della polizia locale dell’unione dei Comuni di Casalbuttano e Corte de’ Cortesi con Cignone.
«Da circa 5 anni — sottolinea il comandante Luciano Baccanti — dopo aver preso parte a corsi specialistici effettuiamo controlli sui mezzi pesanti in transito per verificare strumentazioni, tempi di riposo e velocità. In particolare, programmiamo controlli due volte la settimana lungo la ex statale 498 Soncinese, nel territorio di nostra competenza, e lungo la sp 86 (ovvero la Quinzanese, ndr) tra San Martino in Beliseto e Cignone. Quest’ultima arteria è particolarmente trafficata: si stimano circa 10mila veicoli al giorno, di cui un 20% di mezzi pesanti».
Nel mirino delle forze dell’ordine vi sono i tachigrafi non funzionanti, i sigilli manomessi ma anche i tempi di guida non rispettati. Le sanzioni, precisano dal comando casalbuttanese, arrivano a circa il 50% dei fermati con irregolarità e anomalie, e possono riguardare l’autista, la ditta e persino l’officina che ha installato e/o revisionato il cronotachigrafo. Le multe sono salate: si va da 300 a duemila e passa euro, per non parlare poi dei risvolti penali che riguardano i casi più gravi.
Proprio due anni fa un camion è incappato in uno di questi controlli. «Gli agenti - spiega Baccanti - mediante l’ausilio di un sofisticato sistema di strumentazione software denominato ‘Police controller’, hanno scoperto una moltitudine di infrazioni commesse da parte di questo autotrasportatore padovano. Al quale sono stati comminati verbali sanzionatori per errato utilizzo del cronotachigrafo, oltre che per il mancato rispetto dei tempi di riposo. In sostanza sono state rilevate e contestate 35 violazioni nell’arco di 28 giorni, e quindi gli agenti hanno redatto altrettanti verbali per circa 1.800 euro di multa». Camionista e ditta, a quel punto, hanno presentato ricorso contro verbali e sanzioni, accolto dal giudice di pace di Cremona, l’avvocato Daniela Badini.
La vicenda ha impensierito i vertici dell’ente sovracomunale: il timore è che questo episodio potesse diventare una sorta di apripista per futuri ricorsi di altri trasportatori. E dunque l’Unione si è affidata a due avvocati di Lecco, Angelo Di Santo e Luca Cagliani — membri di uno studio legale associato, specializzato anche in questa casistica — per portare la ‘diatriba’ in Tribunale. E due settimane fa, il 23 novembre, le due parti in causa si sono affrontate - tramite collegamento da remoto - davanti al giudice Andrea Milesi. Il magistrato, dopo aver ascoltato ricorrente e resistente, ha stabilito che «la sentenza appellata deve essere integralmente riformata e, di conseguenza, va rigettata l’opposizione proposta avverso i verbali elevati dalla Polizia stradale dell’Unione dei Comuni».
Il giudice cremonese oltre a dare piena ragione all’ente cui fanno capo i vigili di Casalbuttano, rimarca «la particolarità della vicenda, le difficoltà interpretative della normativa di rilievo e l’assenza di precedenti di merito noti costituiscono tutti gravi motivi per disporre l’integrale compensazione delle spese anche di questo grado di giudizio». Il comandante Baccanti esprime soddisfazione: «È la conferma della nostra competenza e professionalità nello svolgimento dei controlli e delle verifiche. L’Unione non ha esitato a intraprendere questo ricorso, che è costato circa duemila euro di spese legali, perché ha ritenuto corretto l’operato dei propri agenti e ha creduto e crede sia giusto non arretrare».
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