L'ANALISI
07 Dicembre 2023 - 05:05
CASALMAGGIORE - I tempi di approvvigionamento dei materiali per i cantieri edili si sono dilatati di molto e così il Comune ha concesso duecento giorni in più di tempo alla impresa di Napoli aggiudicataria dei lavori di riqualificazione e valorizzazione dell’Istituto Santa Chiara. È stata la stessa impresa a chiedere una proroga in relazione alle attuali difficoltà di mercato e la richiesta è stata accordata con una determinazione dell’ingegner Enrico Rossi, responsabile del Settore Lavori pubblici, Demanio e Manutenzione del patrimonio del Comune. Il tutto, scrive Rossi, «alla condizione che l’appaltatore non tragga motivi dalla stessa per accampare diritti o pretese di sorta diversi dalle condizioni contrattuali».
Dal Comune sono state reputate fondate le giustificazioni portate dall’impresa appaltatrice, che giocoforza è stata costretta a rallentare l’esecuzione dei lavori rispetto alle scadenze preventivate. Le opere si sarebbero dovute concludere il 24 novembre scorso, secondo la prima scadenza fissata. La nuova scadenza è l’11 giugno, ferma restando a partire da tale data la penale prevista dal contratto per ogni giorno di ritardo nell’ultimazione dei lavori.
L’intervento in questione riguarda la rigenerazione dell’immobile e consiste nella realizzazione di una serra per gli allievi, la sistemazione dell’ex spazio mensa e la messa in sicurezza dell'impianto elettrico e della rilevazione fumi. Il progetto della serra consentirà di insegnare agli studenti il contatto con la terra e la coltivazione durante tutto l’anno, stando comodamente negli ambienti scolastici, e di approfondire i temi della trasformazione alimentare dei prodotti coltivati, consentendo l’ampliamento delle competenze e delle conoscenze. L’impresa napoletana aveva presentato la migliore offerta di ribasso sull’elenco prezzi del 17,65%, per un totale complessivo pari a 207.034 euro, coperti da un contributo regionale e da mezzi propri.
Il settore edile sta affrontando in generale un notevole aumento dei costi delle materie prime e ritardi negli approvvigionamenti. C'è stata una diminuzione delle scorte di materiali come i pannelli in cartongesso, portando a ritardi e potenziali penalità per rallentamenti. La situazione ha rallentato ovunque i cantieri, con imprese che chiedono di rivedere urgentemente i prezziari per gestire le criticità emergenti. Le interruzioni delle catene di approvvigionamento hanno impedito a diverse imprese di onorare impegni contrattuali, gestire nuove commesse o rispettare i tempi di consegna.
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