L'ANALISI
04 Dicembre 2023 - 18:30
SONCINO - «É giunto oggi l’agognato assenso della Soprintendenza per il nostro progetto di ripristino dell’orologio zodiacale nella piazza del comune, che azionerà a sua volta i movimenti dei Matèi», così Mauro Belviolandi, presidente degli Amici della Rocca, ha annunciato a tutta la cittadina medievale che quel sogno che si protrae da decenni, cioè la speranza di sentire ancora una volta i rintocchi degli automi, regalo che la Serenissima fece solo al borgo sull’Oglio, finalmente diventa realtà.
Col timbro dell’ok, adesso non resta che prepararsi ai lavori. Tutto questo è stato reso possibile anche e soprattutto dall’amore della gente del paese per i suoi ‘mori’: il finanziamento arriva infatti sia da enti pubblici che da banche, associazioni e privati.
Ma cosa sono davvero i Matèi, e perché chi li guarda ogni giorno, pur fermi, vi è così affezionato? Lo spiegano bene gli Amici della Rocca che li studiano da lungo tempo: «Si tratta di una tradizione soncinese che viene fatta risalire all’ultimo decennio del dominio veneziano a Soncino (1499-1509); i Matèi richiamano infatti i ‘fratelli maggiori’ della celeberrima torre dell’orologio di piazza San Marco a Venezia e presto torneranno a scandire le ore e i quarti d’ora della vita del nostro borgo».
Una storia secolare e importante, senza dubbio. Che ha richiesto un lavoro di ricerca e di studio non minore: «È trascorso quasi un anno da quando abbiamo realizzato il progetto e adesso, dopo esami e interlocuzioni intermedie, è finalmente arrivata l’approvazione».
Ma, si sa, dalle carte ai cantieri ci vuole sempre un’eternità. O almeno questo è il sentire comune. Ma, sorpresa, non stavolta.
L’annuncio ufficiale: «La ditta installatrice – conferma infatti il numero uno degli AdR insieme alla sua squadra – si è detta disposta ad eseguire il lavoro entro la prossima metà di gennaio, e come Amici della Rocca vogliamo esprimere tutta la nostra gioia e soddisfazione per un intervento che entra nella piccola, ma neanche troppo piccola, storia soncinese».
Non solo un’idea che diventa realtà, quindi, ma anche più velocemente e meglio di quanto ci si aspettasse. Ma per quanto riguarda i dettagli tecnici? Cosa si farà, come si ridarà vita ai due antichissimi automi? Ecco, almeno per questo, non c’è fretta.
La chiosa degli Amici: «Avremo modo di parlarne diffusamente, per ora ci limitiamo ad esprimere i nostri ringraziamenti all’amministrazione comunale di Soncino, per il suo concreto contributo, e ai tre sponsor speciali, che ci consentiranno non solo di affrontare la spesa per questo primo step legato alla movimentazione delle sfere dell’orologio e alla battitura delle ore e dei quarti d’ora, ma anche di cominciare già a pensare al progetto di restauro del quadrante: si tratta di Aldo Vanoli per Ferramenta Vanoli, della Fondazione Popolare Crema per il Territorio e della sezione Avis di Soncino; a loro il sentito ringraziamento di tutti gli Amici della Rocca e di tutti i soncinesi».
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