L'ANALISI
04 Dicembre 2023 - 17:44
(FotoLive/Paolo Cisi)
CREMONA - È stata festeggiata oggi la ricorrenza di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco. In cattedrale il vescovo, Antonio Napolioni, ha celebrato la messa alla presenza delle autorità. In prima fila, il prefetto Corrado Conforto Galli, il questore Michele Davide Sinigaglia, l’assessore per la sicurezza Barbara Manfredini, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Antonio Pugliano e i comandanti delle forze armate della città, insieme alle altre rappresentanze istituzionali del territorio.
Come riporta il sito della diocesi, nell’omelia il vescovo Napolioni ha detto: «Se tutti desideriamo questa sicurezza, questa pace, questa saldezza della Terra, questa qualità dell’aria che respiriamo, questa protezione dai rischi che la vita ci riserva, dobbiamo dire grazie a chi ha scelto di spendersi professionalmente e vocazionalmente per questo scopo. Immagino che in certi momenti i vigili del fuoco, la Protezione civile, chi va a guarire le ferite della comunità abbia anche il diritto di arrabbiarsi, perché certe macerie, certi danni ce li stiamo procurando noi. Allora non si tratta solo di curare. Vorremmo anche prevenire, vorremmo anche lavorare sulle cause che rendono così difficile garantire a tutti questa salvezza».
Il vescovo si è soffermato sull’importanza della pace: «Duemila miliardi di dollari o di euro spesi in un anno nel mondo per le armi, se anche solo un dieci percento fosse trasformato in ruspe che non distruggono, ma cantieri che ricostruiscono… Siamo impazziti! Credo che una rabbia e un senso di frustrazione debba prendere chi vigila, chi interviene, chi corre a destra e a sinistra mentre membri della stessa collettività generano queste sofferenze indicibili. Dire la messa nel giorno di santa Barbara con i Vigili del Fuoco e i rappresentanti delle istituzioni dev’essere un momento di presa di coscienza, di indignazione e di progetto politico, sociale, culturale, di cambiamento. Il grande scenario mondiale cambierà se ognuno di noi avrà cura delle relazioni faccia a faccia che lo circondano. Siete vigili di un territorio, ma innanzitutto delle persone che incontrate, e questo dono, questa peculiarità possa diventare il criterio di rinnovamento e di speranza che animi non solo il vostro impegno, ma quello di ciascuno di noi per la sua parte di responsabilità, di relazioni, di attività che fan si che la vigilanza non sia ispirata dalla paura, ma dalla tenerezza».
ll comandante provinciale Pugliano ha spiegato che «i dispositivi di soccorso locale diventano sempre più insufficienti verso eventi climatici, la cui frequenza di accanimento e l’intensità degli effetti aumentano significativamente diventando sempre più estremi». I cambiamenti climatici «sono una realtà verso la quale bisogna prendere atto e che colpiscono persone che non hanno nessuna responsabilità nell’emissione di gas serra. Bisogna dare un senso nuovo al nostro lavoro, agire di più e assumere un impegno non rinviabile per fare il possibile al fine di ridurre la corsa al rialzo della temperatura, così come, nel frattempo, contrastarne gli effetti».
Per la ricorrenza di Santa Barbara, che celebra ogni anno lo spirito di servizio e il coraggio che quotidianamente i Vigili del Fuoco mettono al servizio della comunità con impegno e abnegazione, è stato realizzato dagli allievi dell’Academia Cremonensis un violino con lo stemma del Corpo come segno di riconoscenza tangibile della cittadinanza cremonese. Il legno per la realizzazione del violino “Santa Barbara” è stato scelto alcuni mesi fa dal Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Cremona, Antonio Pugliano, mentre la decorazione è stata effettuata sul fondo dello strumento musicale dalla professoressa Elena Rosa Negrotti.
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